FELIPE ANDERSON: “La LAZIO ha un progetto per me. RAFAEL al Napoli? Grande portiere, ma contro di lui non posso perdere”

AGGIORNAMENTO ORE 19:30 – Emergono altre dichiarazioni del brasiliano pronunciate durante l’addio al Peixe.

Il vice presidente del Santos lo ha dipinto così: “Felipe è arrivato da noi molto giovane, si è formato seguendo le direttive del nostro staff. Ha ricevuto una proposta dalla Lazio. Abbiamo parlato più volte con sua sorella, che era la sua rappresentante. Lei ha sempre pensato si trattasse di una proposta allettante. I biancocelesti hanno insistito molto per acquistare Felipe Anderson e noi abbiamo cercato di resistere fino alla fine. Il ragazzo ha ribadito che era il suo sogno. Tutti quelli che seguono il calcio possono rendersi conto del modo in cui il ragazzo sa giocare a calcio. Felipe è un tipo silenzioso, molto educato e ottimo per quanto riguarda il lato comportamentale. E’ un giocatore che abbiamo desiderato  e abbiamo rivelato che Felipe è molto felice di realizzare tutti i suoi sogni in Italia”.

 SUL SANTOS – “Sono stati sei anni che hanno cambiato la mia vita, ho trascorso bei momenti qui e sono stato molto felice. Non mi resta che ringraziarvi, anche per i momenti difficili, perché ho imparato molto. Mi sento di dire che devo tanto al Santos”.

SULLA LAZIO -“Quando sono venuti a cercarmi (i dirigenti della Lazio, ndr) per sapere se ero interessato, dicevano di avere un progetto per me. Ho incontrato tutti, giocatori, allenatore ed è stata una meravigliosa opportunità”.

SU RAFAEL –  “Quando per me e Rafa si è prospettata l’occasione di lasciare il Brasile, ho pensato che avremmo potuto incontrarci da avversari. E’ un grande portiere ma se mi trovassi faccia a faccia con lui, non potrei perdere”.

NOTIZIE SS LAZIO – FELIPE ANDERSON è tornato in Brasile per sistemare le ultime beghe burocratiche prima di raggiungere Auronzo di Cadore e mettersi a disposizione di Vladimir PETKOVIC. Il brasiliano ha parlato in patria  in una conferenza d’addio riportata da globoesporte.com commentando il trasferimento alla Lazio e il suo rapporto con i tifosi del Santos. Nonostante qualche colpo di genio, il calciatore veniva definito “Sonolento” per un atteggiamento svogliato in campo.

Tuttavia il calciatore non è d’accordo e non si nasconde:

– “Questa questione (l’etichetta di assonnato)non mi tocca, perché  ognuno ha il suo modo di giocare e  la sua opinione. Io non posso fare nulla. Quello che posso fare è restituire l’affetto alla Lazio, che mi ha già dato abbastanza. In partita seguivo il laterale avversario. Quando non potevo attaccare, aiutavo in difesa. Molti non l’hanno visto, ma forse più per questa questione tattica”.

Uno dei più attivi nel caricare Felipe Anderson è stato l’allenatore Muricy Ramalho, che non ha risparmiato critiche all’atleta anche durante le interviste. Nonostante ciò il brasiliano dice di essere stato molto aiutato nella crescita della sua carriera.

– “Mai parlato chiaro solo io e lui nel suo ufficio. Abbiamo sempre parlato prima dell’addestramento tattico, in modo  professionale. Prima della partita mi ha sempre dato la forza, mi ha chiamato e parlato e detto che ero in grado. Ho un grande affetto per lui. Gli sono molto grato. Mi sentivo un po‘ demoralizzato, a nessuno piace essere destabilizzato, ma quello che facevo si vede che non andava bene a tutti, si sa che è sempre così. Ho collezionato 110 presenze perché era quello che chiedeva Muricy”.

Adesso la Lazio che ha pagato poco meno di 8 milioni per strapparlo al Santos e alla Doyen Sport, fondo inglese che deteneva metà del suo cartellino.

L’esterno è pronto alla sfida:

 “La Lazio è una squadra campione, così come il Santos. Ora ha vinto la Coppa Italia … Ho sempre dovuto lottare per il posto da titolare, non so se lo sarò, ma sto tornando da un infortunio e ho tutta la pre-stagione per ritrovare la condizione migliore e dare il massimo”.

Traduzione a cura di Antoniomaria Pietoso (Twitter @antospietoso)

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