Sul match di stasera contro il Galatasaray:
“Penso che la Lazio in Europa abbia trovato in questa stagione la sua dimensione ideale. Non so se ha la qualità per vincere la competizione, ma può arrivare sicuramente molto lontano. E’ una formazione che predilige le ripartenze e, senza le situazioni tattiche asfissianti che si possono trovare in Italia, la squadra può esprimersi meglio. Mi aspetto molto da Felipe Anderson, è un giocatore di grande qualità e quando trova gli spazi è in grado di fare veramente male. La partita stasera si vince in tutti i reparti, senza concentrarsi su una zona nevralgica, ma dando il massimo a tutto campo”.
Sugli scarsi risultati rispetto alla passata stagione:
“Forse alcuni giocatori hanno pensato di mettersi in primo piano piuttosto che al servizio della squadra. Questo significa iniziare la stagione con le premesse sbagliate e i risultati ne risentono. A cavallo tra ottobre e novembre la Lazio ha vissuto un periodo molto delicato, che ha influenzato la classifica in maniera pesantissima”.
Su Antonio Candreva:
“Non conosco la situazione nello specifico. Sicuramente quando un giocatore non sta più bene in una società è meglio lasciarlo andare e monetizzare, perché la sua presenza può diventare controproducente per il gruppo. E parlo in generale, non solo di Candreva”.
Su Pioli e sulle scelte societarie:
“Il tecnico della Lazio in un anno e mezzo ha fatto un grande lavoro e i risultati si sono visti. Anche nel periodo più nero dell’anno è stato abilissimo a restare concentrato e a non farsi spazzar via dai tanti risultati negativi. Ora se la Lazio dovesse passare il turno la stagione potrebbe prendere un’altra piega, molto più stimolante. La società in estate ha puntato a confermare un gruppo che aveva fatto sognare il popolo laziale, confermando tutti i big. Probabilmente andava inserito qualche elemento in più, ma lo spartiacque è stato il mancato accesso alla fase a gironi di Champions League”.
Sulla necessità di personaggi laziali in società:
“Queste figure di riferimento sono sicuramente molto importanti, aiutano sia nei momenti in cui c’è troppo entusiasmo, sia nei momenti in cui arrivano le sconfitte. Avere qualcuno in questo ruolo che sappia cosa sia la lazialità è molto importante”.
Sul campionato:
“La squadra che mi ha impressionato di più è il Napoli di Sarri, ha portato idee nuove ed un bellissimo gioco, mantenendo il giusto equilibrio in una piazza molto calda. Anche la Fiorentina di Paulo Sousa merita grandi elogi. La classifica in questo momento secondo me è veritiera. Nel duello Scudetto vedo però favorita la Juventus, perché è più abituata a giocare a questi livelli. In Europa League vedo invece favorite le squadre inglesi”.