Film d’autore a tinte biancocelesti, il lieto fine lo regala Cataldi

Pubblicato il 17/12 alle 17.55

LAZIONEWS.EU – Va in scena Lazio-Udinese di Tim Cup, proiezione per pochi intimi all’Olimpico. La trama sembra già scritta, gli spettatori sanno già cosa andranno a vedere: biancocelesti in avanti, friulani a cercare la ripartenza giusta. Uno strappo al copione lo concede Candreva che sfrutta un contropiede lanciato da Cataldi per arrivare alla conclusione, Meret devia in calcio d’angolo. Il film va a sprazzi, la pellicola proiettata non è delle migliori, ma qualche brivido lo concede: prima con Radu, poi ancora con Candreva. Gli spettatori sembrano gradire, parte anche qualche timido coro. E’ sempre la Lazio a recitare la parte della protagonista, guest star Matri e Candreva: la premiata ditta laziale confeziona le due occasioni che chiudono il primo tempo, purtroppo però non sono sufficienti per violare la rete bianconera.

Il secondo tempo segue il leit motive del primo, ma con un protagonista in più: Milinkovic-Savic. Il serbo sale in cattedra, il suo colpo di testa meriterebbbe miglior fortuna, ma Meret ancora una volta dice no. Dopo la conclusione di Candreva, il primo colpo di scena della pellicola: entra in scena Konè, gli intenditori capiscono che il nuovo personaggio avrà un ruolo determinante. Cross, stop e rovesciata volante, un’interpretazione degna dell’Oscar quella del greco, Berisha può solo ammirare. La rete dell’udinese ha il potere di galvanzzare la Lazio, bastano due minuti per la svolta: è Matri ad approfittare della carambola davanti a Meret, il numero 17 non esita a freddarlo. Esce dalla contesa Felipe Anderson, una comparsa niente più. Il film però deve ancora esprimere a pieno le proprie potenzialità. Il lieto fine è dietro l’angolo: Biglia pennella, Meret fa il miracolo su Konko, ma nulla può su Cataldi, lesto a ribadire – in fuorigioco – gonfiando la rete. Una delle migliori Lazio della stagione può finalmente festeggiare. Titoli di coda, tutti gli spettatori sono accontentati: perchè, in fondo, un lieto fine era previsto e assai gradito.

Matteo Vana