ESCLUSIVE
ESCLUSIVA. FIORE: “DERBY? Questa LAZIO parte alla pari della ROMA. Ricordi? Che emozione quel gol sotto la Nord…”
L’ex centrocampista aggiunge: “Mauri? Non è pronto per giocare, ma farà sentire la sua presenza anche dalla panchina. Mercato? Non capisco i rifiuti: questa squadra è una grande del calcio italiano”…
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Termina il mercato, con tante critiche piovute sulla testa di Lotito, e c’è subito il derby con la Roma, una partita che assume una valenza ancora più importante perché la LAZIO vuole e deve “vendicare” la sconfitta dell’andata. Con la partenza di Hernanes si è creato un vuoto nella scacchiera tattica di Edy REJA, che ha prontamente risposto proponendo un classico 3-4-3 che verte sull’abilità di Keita sulla fascia e sul doppio regista in mezzo, anche se Biglia mancherà domenica causa squalifica. Ma domenica torna disponibile anche il capitano Mauri ma in questo modulo pare difficile che possa trovare spazio. Per rispondere alle domande di mercato, a quelle tattiche e per parlare del derby capitolino LAZIONEWS.EU ha contattato in ESCLUSIVA l’ex centrocampista biancoceleste Stefano FIORE, che è in possesso del patentino da direttore sportivo e anche di quello di allenatore. Queste le sue parole.
Domenica torna il derby della capitale. Chi ci arriva meglio tra le due squadre? Che partita si aspetta?
“Il derby sfugge a pronostici, al di là di come ci si arriva. Prevedo, comunque, una partita equilibrata. Qualche settimana fa avremmo pensato tutti a una gara molto difficile per la Lazio visto i momenti delle due squadre. Ora la Lazio da un punto di vista dei risultati è decisamente in ripresa quindi sarà una gara molto più equilibrata di quello che si pensava qualche settimana fa”
Chi saranno gli uomini che potranno fare la differenza? Dove si deciderà la partita?
“Come in ogni gara, il reparto più importante è il centrocampo. La Roma ha un reparto davvero forte, secondo solo alla Juventus. ma la Lazio ha i giocatori per poterli impensierire. Soprattutto nelle ripartenze, come ha mostrato anche contro il Chievo, è sempre temibile con i suoi uomini. Chi vincerà più duelli in mezzo avrà più chance di vincere la partita”
Viste le ottime recenti gara crede che sia un limite l’assenza di Biglia?
“Il doppio play dà vantaggi e svantaggi quando non si ha la palla, ma nelle ultime partite Biglia e Ledesma avevano trovato una buona intesa. Giocherà qualcuno che ha più corsa, di certo sarà un po’ meno geometrico, ma potrebbe essere un vantaggio per la Lazio perché il centrocampo della Roma può soffrire con gli inserimenti dei centrocampisti”
Dopo le ultime vicende legate al mercato, la tifoseria biancoceleste ha promesso “guerra” a Lotito, anche se ha spiegato che non farà mancare il suo apporto nel derby. La contestazione avverrà nella sfida casalinga contro il Sassuolo. Questa pesante situazione ambientale potrà influire sulla testa dei giocatori?
“In qualche maniera si. Il pubblico è una componente fondamentale nel calcio in un senso e nell’altro. Averlo dalla propria parte, avere un rapporto sereno con la tifoseria è importante per qualsiasi squadra. Lotito da quando ha preso la Lazio ha sempre avuto un forte contraddittorio con la tifoseria e gli ultimi accadimenti non hanno migliorato al situazione.Ill giocatore della Lazio, ormai, ci ha ha fatto l’abitudine ma speriamo che nel derby i tifosi faranno sentire tutto il loro appoggio. Oggi più che mai c’è bisogno del supporto dei tifosi e successivamente, in maniera sempre civile, mostrare il loro disappunto e malcontento nei confronti della società”
Mercoledì la Roma affronta il Napoli in Coppa Italia. Crede che il risultato di questa partita possa influire nel match di domenica?
“Può lasciare solo scorie fisiche non mentali. Sono due appuntamenti diversi… è vero che è una semifinale ma il derby, soprattutto per la Roma che deve inseguire la Juventus, rende la partita diversa, non mi aspetto sconti o scorie mentali. Mi aspetto una Roma molto concentrata, come ha fatto in tutta la stagione. Mi aspetto una gara complicata per la Lazio perché la Roma è una squadra molto solida”
Lei non è riuscito a vincere nessun derby, ma che emozioni le ricorda quel suo gol sotto la Curva Nord?
“Sono legato a quel derby in cui andammo molto vicino alla vittoria (terminò 2-2 ndr.), in cui segnai quel gol sotto la Nord. Fu un emozione incredibile, non capita a tutti di segnare nel derby sotto la Curva Nord. Quello era un anno importante, l’anno del riscatto e fu una emozione bellissima”
Hernanes e Floccari hanno salutato la Lazio. Sono arrivati Kakuta e Postiga ma sono soprattutto arrivati tanti rifiuti. Come si spiega tutti questi no alla Lazio e come valuta questo mercato?
“Il mercato non ha tolto e dato nulla, anche come caratteristiche alla squadra. Postiga è un giocatore che ha un esperienza maggiore rispetto a Floccari, ma non è il tipo di attaccante che serviva alla Lazio per dare una variante tattica alla squadra. Kakuta dicono che sia bravo ma bisogna aspettare per dare giudizi, al momento rimane un’incognita. Non so darmi, però, una spiegazione per i rifiuti. È vero che la Lazio non è più quella di qualche anno fa che lottava per il campionato o per la Champions ma rimane ugualmente una grande squadra, una delle grandi del campionato ed una piazza importante. Non li capisco questi rifiuti: può essere per motivi economici ma non saprei”
E se il vero acquisto della Lazio fosse Mauri? Crede che sia pronto per tornare ad essere sin da subito quel trascinatore e uomo decisivo per la Lazio? Anche domenica?
“Potrebbe essere un’azzardo farlo giocare nel derby. Da un punto di vista di carattere, Mauri ha tantissima voglia di giocare e di riversare sul campo tutto quello che ha passato. Ha molta voglia di riscatto. Dopo così tanto tempo che stai fuori, non è facile rientrare soprattutto in una partita così importante. Nel tempo, se recuperato al 100%, può tornare utile perché ha qualità importanti. Avrà il suo peso anche dalla panchina: è alla Lazio da tanto tempo, è il capitano della squadra, è sicuramente un giocatore che può far sentire la sua presenza anche solo stando lì e aiutare i propri compagni”
Senza Hernanes Reja ha varato il 3-4-3 dando spazio a un giovane promettente come Keita, autore di una grandissima prova a Verona. Credi sia già pronto per recitare un ruolo da protagonista?
“Coi giovani bisogna andarci molti cauti. Lui lascia intravedere grandi qualità e una personalità importante considerando che è del 95′. Sono favorevole all’inserimento di questa tipologia di giocatore, ma non si deve caricarlo di troppe responsabilità perché sarebbe controproducente. Cercherei di sfruttare la sua voglia di emergere e di voler dimostrare il suo valore però bisogna capire che è giovane, può sbagliare e in una partita tirata come il derby, dove serve esperienza e carattere, dove serve saper leggere le situazioni, potrebbe anche essere un’arma a doppio taglio. Ci vuole pazienza ma la fiducia se la sta meritando”
Con questo modulo dove potrebbe inserirsi Mauri? Crede che Reja troverà un altro assetto tattico per fargli spazio? Potrebbe esserci un passaggio al 3-4-1-2?
“Per le caratteristiche che ha Mauri credo si esprima al meglio alle spalle di due punte, può anche giocare da esterno ma non ha quella rapidità che deve avere un esterno d’attacco, non ha quelle qualità che ha Keita. Mauri è un giocatore bravo sulle seconde palle, sa rifinire: ecco perché rende meglio dietro le punte. Credo che Reja per fargli spazio dovrebbe giocare con il trequartista. Poi Keita da seconda punta sarebbe una scelta sensata e tutti i giocatori occuperebbero il giusto ruolo in campo. Keita può fare sia l’esterno d’attacco, è lì che sta facendo le cose migliori e mi sembra stia rendendo al meglio partendo dall’esterno e poi accentrandosi, ma per caratteristiche fisiche e rapidità potrebbe anche essere una seconda punta dietro un uomo d’area di rigore”
La classifica della Seria A si è accorciata molto in pochissimo tempo. Ora a quali obiettivi può puntare la Lazio?
“Prima dell’avvento di Reja la qualificazione all’Europa League sembrava un sogno. La stagione disgraziata di molte squadre e i buoni risultati raggiunti dall’arrivo di Reja dà qualche speranza in più. Sicuramente la Lazio se la può giocare, anche perché il livello non mi sembra eccezionale: basta pensare che il Verona, per merito delle ottime partite che sta giocando, è davanti al gruppetto. Se vediamo chi c’è dietro al Verona capiamo che non è un campionato di altissimo livello. Nella mediocrità generale, con il Milan che continua a stentare e non rientra, la LAZIO, il Parma, il Torino, il Verona e l’Inter si possono giocare l’Europa”.
Carmine Errico
TWITTER: @carmineerrico
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