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Fiore: “La sosta arriva al momento giusto, la Lazio può ambire all’Europa”
NOTIZIE LAZIO – Parole importanti anche su Immobile…
NOTIZIE LAZIO – Senza limiti. Stefano Fiore ha parlato a Lazio Style Radio 89.3. Queste le sue dichiarazioni.
Come hai visto la Lazio?
“La squadra va bene e la sosta non è arrivata nel momento più opportuno. Serve per recuperare qualche giocatore e la condizione non si perde in così breve tempo. La Nazionale può togliere qualche energia però magari può giovare sotto un punto di vista mentale”.
Ti ha sorpreso questa Lazio?
“Le premesse non erano delle migliori, soprattutto per tutta la querelle che ci è stata quest’estate. Tutti si aspettavano un avvio di campionato zoppicante della Lazio, ma non avevo dubbi della qualità della squadra. I biancocelesti rimangono un’ottima squadra e sono in una posizione di classifica che si sono meritati per quanto si è visto in campo. Sarà un anno buono perché c’è stato un ottimo avvio e la Lazio può giocare per posizioni di vertice. Potrebbe ambire a posizioni che sono in linea con il valore dei biancocelesti”.
Cosa ne pensi della rosa?
“Come rosa ci sono delle squadre superiori ai biancocelesti. La Lazio può competere per l’Europa, non ci sono squadre superiori di tanto alla squadra biancoceleste”.
E sul tridente offensivo invece cosa ne pensi?
“In assoluto il tridente a disposizione di Simone Inzaghi non è il più forte però bisogna fare delle considerazioni dal punto di vista tecnico. La Lazio ha un tridente ben assortito che sta facendo molto bene. Per caratteristiche è una squadra che gioca bene in ripartenza: gli esterni sono veloci e Immobile finalizza al meglio, al momento quest’ultimo è, insieme a Belotti, l’attaccante italiano più forte. Immobile ha fame perché ha voglia di riscatto. Non contano solo le qualità tecniche ma anche la voglia e la disponibilità al sacrificio. Il numero 9 biancoceleste è un attaccante moderno he può fare la differenza”.
Un giudizio su Immobile?
“E’ stato l’acquisto più azzeccato, la Lazio aveva bisogno di lui. E’ un giocatore che veniva da stagione non buonissime. Doveva solo ritrovare un ambiente che lo facesse sentire importante, non c’erano dubbi sui suoi mezzi. Ora sta facendo le cose che ha sempre saputo fare. Squadre come la Lazio è giusto che puntino su profili come quelli dell’attaccante di Torre Annunziata, Immobile è stato un affare. Merito soprattutto di chi ha avuto quest’intuizione di mercato. Sta rendendo molto di più del suo valore di mercato. A mio parere assomiglia a Rocchi. Signori era un centravanti di un’altra epoca che sapeva fare anche la seconda punta, vedeva la porta come pochi. Ciro è più una prima punta che attacca bene gli spazi e, in questo senso, il paragone con Rocchi mi sembra molto più vicino a lui”.
Ti senti ancora con i tuoi compagni ai tempi della Lazio?
“Sono rimasto a contatto con tanti ragazzi che appartenevano alla mia Lazio. Ad esempio con Favalli, Corradi e Giannichedda. Io e Bernardo abitiamo vicino e ci vediamo sempre. Giuliano lo seguo nella sua nuova carriera da allenatore e spesso lo vado a vedere. Ogni tanto incontro anche Liverani. La mia lazialità non è un segreto. La squadra biancoceleste è stata la più importante della mia carriera,mi dispiace esserci stato solo 3 anni, avrei voluto proseguire la mia carriera in biancoceleste. Nonostante questo, è bello aver lasciato un segno nei tifosi biancocelesti perché siamo calciatori, è vero, ma siamo anche persone e quindi se qualcuno si ricorda di me, io ne sono veramente orgoglioso. Ho preso parte alla storia di uno dei club più importanti d’Italia”.
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