MOVIOLA
FIORENTINA-LAZIO. LA MOVIOLA. PERUZZO e i suoi assistenti non steccano: bene nei frangenti decisivi, regolare il gol di LULIC e che rischio RADU…
Il fischietto di Schio è chiamato a giudicare un paio di episodi in area laziale, ma alla fine i fischi sembrano tutti corretti…
La MOVIOLA a cura di Lazionews.eu – Allo stadio ‘Artemio Franchi’ va in scena lo scontro diretto tra FIORENTINA e LAZIO, due delle squadre più in forma e probabilmente più forti di questo campionato. A dirigere il delicato match è stato designato Sebastiano PERUZZO della sezione di Schio, coadiuvato dagli assistenti di linea Padovan e Tasso, dal Quarto Uomo Passeri e dagli Assistenti Addizionali Mazzoleni e Candussio.
IL MATCH – Nei primi minuti, con gli alti ritmi, Peruzzo lascia giocare anche in un paio di occasioni dubbie, il che in questi casi è spesso un bene, a beneficiarne deve essere sempre lo spettacolo, come in questo caso. Il fischietto di Schio non può però esimersi dall’estrarre la prima volta il cartellino giallo agli indirizzi di David Pizarro che ferma con le cattive il contropiede potenzialmente letale di Candreva. Pochi secondi prima dubbi su un contatto tra Lulic e Cuadrado proprio al limite destro dell’area laziale, per Peruzzo è tutto regolare. Giallo anche per Filip Djordjevic, che ripiega nella propria metà campo rincorrendo Tomovic ma lo trattiene e la sanzione è inevitabile. Al 37‘, due minuti dopo il vantaggio laziale di Djordjevic, arriva l’ammonizione anche per Marco Parolo, nettissima con un intervento in scivolata in ritardo su Fernandez. La partita scivola via senza grandi episodi, la sestina arbitrale non è chiamata a grandi decisioni, bene su un fuorigioco (facile da vedere) su Kurtic, meno su un offside di rientro di Cuadrado non visto. Arriva anche il giallo per Cavanda, che trattiene vistosamente Cuadrado, anche a palla lontana. Al 53′ viene ammonito anche Federico Marchetti per aver perso troppo tempo sul rinvio. Da segnalare anche un paio di decisioni non proprio corrette da parte di Peruzzo, prima con una punizione fischiata su Cuadrado (ma il fallo di Biglia non c’era), poi con una su Ciani (stavolta era il francese ad aver commesso il fallo su Cuadrado). Qualche minuto più tardi rischia molto De Vrij con una trattenuta su Babacar in area di rigore: il gesto è evidente, ma non così plateale da indurre Peruzzo al rigore. Decisione che alla fine sembra corretta. Tra il 24′ e il 26′ doppia puntata del duello Radu-Cuadrado, con il romeno che prima contrasta in area l’avversario che cade, ma non ci sono assolutamente gli estremi del penalty. Poi l’ex Dinamo Bucarest interviene in scivolata sulla linea di fondo: il fallo però è durissimo, con il piede a martello, e il cartellino giallo estratto da Peruzzo può considerarsi anche un lusso per la Lazio. Episodi particolari non ce ne sono, ma il recupero concesso dal direttore di gara è singolare: 8 minuti. Vero che le piccole interruzioni sono state numerose, ma probabilmente rimane una quantità eccessiva di extratime, che raramente si vedono. A beneficiarne però è la Lazio che trova il gol del 2-0 con Lulic (proprio al limite del fuorigioco) al 92‘. Contropiede nato da un recupero di Onazi su Cuadrado, che Peruzzo fa bene a giudicare del tutto regolare. I biancocelesti espugnano Firenze per il secondo anno consecutivo con una buona prestazione da parte di tutta la direzione di gara, che non sbaglia le decisioni davvero importanti e si guadagna il 6,5 in pagella.
Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca
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