FIRMANI: “Il 12 maggio può riconciliare i tifosi alla società”

NOTIZIE SS LAZIO – “Il 12 maggio? Una serata bellissima per ricompattare l’ambiente. Per gli ex penso sia stato un privilegio rindossare quella maglia. È stata accolta così bene perché la tifoseria della Lazio è una delle poche che ama ricordare la storia e omaggiare chi ha dato tutto per i colori biancocelesti. Credo che anche tramite questi tipi di eventi possa esserci una riconciliazione con la società. Il pubblico lo riporti allo stadio attraverso i risultati principalmente, poi anche grazie a serate come queste. Quello laziale è una tifoseria da sempre molto legata alla squadra. Negli anni passati ho visto buona affluenza poi è ovvio quest’anno, anche per via dei risultati, non è stato così”. Sono le parole di Fabio Firmani, ex biancoceleste e agente Fifa ai microfoni di radioSei. L’ex calciatore affronta poi altri argomenti

Su Simeone e Reja
“Sicuramente Diego già era entrato nel cuore della gente laziale per ciò che ha dato alla squadra. Ora da allenatore dei ‘colchoneros’ sta dimostrando di avere le stesse capacità che aveva in campo, ossia quelle del trascinatore. Possiamo essere sorpresi fino ad un certo punto del risultato così importante raggiunto da questo tecnico, dovevamo aspettarcelo. Un laziale vero sulla panchina biancoceleste? Credo che Reja abbia fatto un ottimo lavoro qui a Roma, sia nei primi due anni e mezzo  sia quest’anno dove c’era una situazione non semplice e in pochi avrebbero potuto rimetterla in piedi come ha fatto lui. Se si dovesse cambiare non sarebbe per demeriti del mister al quale va riconosciuto quello che ha fatto”.

Sulla stagione Lazio
“La prima porzione di stagione è stata un po’ complicata anche in virtù alla situazione legata a Petkovic. Con Reja si sono risistemate molte cose e abbiamo visto una Lazio in linea con il suo livello. Poi anche dopo è mancato qualcosa ma i principali rimpianti sono dovuti ai primi mesi di campionato. Il rinnovo di Klose? Sicuramente se la società ha preso questa decisione è perché ha individuato nel tedesco una figura che possa dare qualcosa in più dal punto di vista tecnico e magari non ha voluto rompere un legame con una personalità che può darti molto anche fuori dal campo. Da questo punto di vista mi sento di dire che sia stata una scelta giusta”.

Sui rinnovi di  Biava e Dias
“L’anagrafe ha sempre una sua valenza. Sicuramente parliamo di due giocatori che hanno dato molto alla Lazio e per entrambi va riconosciuta una grande professionalità. Non so se rinnoveranno. Beppe (Biava, ndr) è un ragazzo fantastico, è arrivato in quel gennaio in una situazione un po’ difficile e con lui ho sempre avuto un buon rapporto. Credo che se abbia voglia di continuare alla Lazio la società potrebbe ancora contare su di lui, poi se invece è lui che vuole fare una scelta diversa allora il discorso cambia”.

Su  Alfaro
“Emiliano ha avuto un infortunio dal quale si è ripreso.Cercherà adesso spazio altrove per la prossima stagione. A Dubai ha fatto un buonissimo campionato poi ha subito questo fastidio che di fatto gli ha compromesso il girone di ritorno. C’è la possibilità di tornare negli Emirati Arabi ma non escludo che possa trovare una soluzione anche in Italia, in qualche squadra minore”.

Sui futuri obiettivi della Lazio e sul calciomercato
“Puntare alla Champions non è semplice. Abbiamo visto anche la Fiorentina che nonostante abbia speso cifre importanti prendendo giocatori di primo livello, quest’anno è arrivata quarta. Credo però che la Lazio potrà fare comunque un buon campionato simile a quello dei viola perché non avrà una competizione come l’Europa League che a livello energetico toglie molto. Inoltre ho visto che sul mercato si sta proiettando su obiettivi importanti e avrà poi alcuni giovani con un anno di esperienza in più sulle spalle. Spero che la squadra possa togliersi grandi soddisfazioni”.

Sui tifosi biancocelesti
“I tifosi della Lazio sono sempre stati i primi a dimostrare il loro affetto. Li ringrazio molto di questo. Ho preso la licenza di agente Fifa che ti consente di intraprendere trattative con i club. Adesso opero negli Emirati di base e in Cina dove faccio anche consulenze, un ruolo lì molto richiesto”.