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FIRMANI promuove il mercato della LAZIO: “Rosa solida e di qualità, l’Europa è l’obiettivo minimo. Il sogno è la Champions…

L’ex centrocampista biancoceleste ha parlato della nuova Lazio che è nata, con un occhio alle possibili cessioni…

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Ai microfoni di Radio Sei, l’ex biancoceleste Fabio FIRMANI parla della scelta del suo assistito Emiliano ALFARO di tornare in patria e non solo. Ecco le sue parole:

Ben trovato Fabio, come giudichi l’esordio in campionato della Lazio a San Siro?

“Si è trattato di un match molto strano, i biancocelesti si sono trovato due gol sotto senza neanche accorgersi di quanto stava accadendo. Nella seconda parte della partita la sensazione è che se avesse trovato la via della rete prima, i capitolini avrebbero riaperto la sfida. Sicuramente l’incontro è stato deciso da qualche episodio a favore del Milan. La Lazio può senza dubbio migliorare, specie dal punto di vista degli errori individuali. Tutto sommato il risultato non rispecchia l’andamento della partita”.

Anche Pioli è finito sulla graticola, specie per la scelta del centrocampo. Come valuti la mossa di Biglia per Ledesma, in cabina di regia?

 “È difficile per me dare una risposta, dal di fuori. Credo che nel caso di Biglia stiamo parlando di un signor giocatore. È arrivato in ritardo dopo il Mondiale, è chiaro che può crescere. Più di una squadra a questo punto della stagione è alla ricerca dell’amalgama, ma questo non è il caso della Lazio”.

Mercato chiuso, la Lazio era partita bene ma nell’ultima giornata non ha operato nessuna cessione. Che voto dai al mercato biancoceleste?

“Un voto alto, i nuovi arrivi danno solidità alla rosa. Parlo di De Vrij, giocatore di primo livello, di Basta e Parolo. Sono giocatori importanti, sulla carta la Lazio ha allestito una rosa non inferiore a quella di Fiorentina e Napoli. Poi saranno gli eventi a testimoniare la bontà del lavoro portato avanti a tare in sede di calciomercato. Il mercato in uscita è molto difficile e complicato. Devi trovare l’acquirente per un giocatore che ha giocato poco. Ci sono diversi fattori che rendono complicato il tutto, vedi l’ingaggio, che squadre di minor blasone non si sentono di garantire. Anche altre compagini hanno fatto fatica a completare la sessione in uscita”.

Sei stato protagonista del ritorno di Alfaro in patria. Raccontaci come si è evoluta la situazione.

“Emiliano ha voluto fare un piccolo sforzo per rimettersi in discussione dopo annate travagliate. Ha deciso di effettuare un passo indietro, è tornato – in prestito – al passato ed ha accettato la destinazione Liverpool di Montevideo. Ha voglia di rilanciarsi e di mettere minuti e gare nelle gambe. Il prossimo anno vedrà il da farsi, ma ora è concentrato sulla sua nuova esperienza. Lo hanno cercato anche in Serie B, ma i parametri della cadetteria si sono molto abbassati. Peccato, l’uruguagio avrebbe davvero fatto la differenza in quella categoria”.

L’Europa è l’obiettivo da conquistare. La Lazio è all’altezza?

“L’Europa League è di sicuro il traguardo minimo. Non centrarlo sarebbe deludente, alla luce dello sforzo economico registrato in estate da Lotito. Il sogno segreto della squadra è di lottare addirittura per il terzo posto. L’organico è di quelli importanti, composto da titolari nazionali”.

Lo scorso anno è partito Hernanes in inverno, quest’anno la Lazio ha speso tanto. I tifosi temono di una cessione illustre a gennaio. Co sa ne pensi?

“Nel corso di questi anni, non mi sembra che la Lazio abbia la consuetudine di cedere i pezzi pregiati per guadagnare. Il pericolo è differente, ossia temo più le volontà di partire di qualche giocatore, magari richiamato dal fascino di altre piazze. A quel punto è difficile tenere in casa un giocatore scontento. La Lazio ha rifiutato spesso offerte consistenti per i suoi giocatori migliori. Per fare un grande campionato c’è bisogno di tutti i giocatori migliori. Candreva, ad esempio, è un ragazzo molto intelligente e sa benissimo che questo ambiente lo ha rilanciato. È maturo, sa alla perfezione che non tutti gli ambienti sono uguali per esprimersi agli stessi livelli. Capisco benissimo che se dovesse ricevere offerte incredibilmente differenti un pensiero il ragazzo può farlo. Ma è un professionista, se fossi un tifoso laziale sarei molto tranquillo. Se la Lazio deciderà di tenerlo, l’esterno di Tor de’ Cenci sarà contento di proseguire l’avventura a Roma. Non credo che neanche abbia mai espresso la volontà di lasciare la Capitale, sa quanto è importante per il club dell’Aquila”.

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