APPROFONDIMENTI
FACCIA A FACCIA | Sfida tra numeri 11: Correa vs Lozano
FOCUS LAZIO NAPOLI CORREA LOZANO – Per la Lazio è giunto il momento della verità. I biancocelesti, domenica 20 dicembre alle ore 20:45, ospitano il Napoli di Gennaro Gattuso, e l’obiettivo è uno solo: vincere. Simone Inzaghi e i suoi non ottengono una vittoria casalinga in campionato dal 24 ottobre contro il Bologna. La stanchezza causata dai troppi impegni ha bussato alla porta di Formello. Ora è tempo di rimboccarsi le maniche e tornare a far sorridere i tifosi.
Correa vs Lozano: la sfida dei numeri 11 di Lazio e Napoli
Napoli, Lozano è in crescita
Il cambiamento non porta sempre una crescita, ma non c’è crescita senza cambiamento. Hirving Lozano è arrivato a Napoli da un anno e ancora deve fare molti passi in avanti ma è evidente che il suo atteggiamento sia diverso dalla passata stagione. Gli occhi di tutti sono sull’attaccante messicano che sta dando grandi segni di sviluppo. Mentalmente e fisicamente è un altro Lozano. Con l’arrivo di Gattuso al Napoli, l’attaccante partenopeo non è riuscito a trovare lo spazio necessario per mostrare le proprie qualità. Allora il numero 11 ha iniziato ad agire come se quel che faceva, facesse la differenza. Ed effettivamente così è stato. Mentre lo scorso anno ha totalizzato 5 reti in 35 partite, ora da inizio stagione ha già messo a segno 7 reti in 16 presenze. Merito anche del lavoro di mister Gattuso che ha continuato a lavorare sull’attaccante. D’altronde volere è potere e Lozano sembra averlo capito a pieno. Da un po’ di tempo il suo modo di approcciarsi alla partita è mutato e l’assenza di Dries Mertens e Lorenzo Insigne non sarà un problema per il Napoli.
Lazio, Correa cerca continuità
L’andamento di Joaquin Correa è tale e quale a un’altalena: sale e scende. Eppure i tifosi, che lo hanno già accusato in passato di essere discontinuo, si aspettano di più dall’attaccante argentino. Grande qualità nelle giocate, assist e dribbling, ma nel calcio non si vince se la palla non gonfia la rete. Il più delle volte fa la differenza in campo, altre volte invece si perde in un bicchier d’acqua. Fattore rilevante è dato dal brutto avvio di stagione dei biancocelesti: la Champions League ha messo alla prova la Lazio che ne ha pagato le conseguenze. In 18 partite giocate dalla squadra capitolina Correa ne ha disputate ben 16 e l’affaticamento e la stanchezza stanno pesando sul rendimento del numero 11. Però il Tucu da tre anni indossa l’aquila sul petto e sa che non bisogna mollare quando si è stanchi, ma fermarsi quando il lavoro è finito.
Articolo a cura di Daniele Izzo
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