APPROFONDIMENTI
FOCUS | Udinese, grinta e classe sotto la guida dei Pozzo
FOCUS AVVERSARIA UDINESE – La Lazio ritorna in campo: c’è l’Udinese all’Olimpico. I friulani arrivano da un inizio di campionato non proprio tra i migliori. Tante sconfitte e pochi punti fatti per la squadra di Luca Gotti che al più presto deve cercare di cambiare marcia.
Udinese – Watford, un legame particolare
Non molti sanno cosa possa legare una squadra di Udine e una dell’Hertfordshire. La risposta risiede nella dirigenza delle due società: il presidente Giampaolo Pozzo. Il noto imprenditore detiene il controllo di entrambi i club. Si tratta quindi di una vera e propria multiproprietà internazionale che si è trasformata nell’attuale coppia dopo la cessione del Granada nel 2016. Tutto ciò comporta ovviamente una serie di trasferimenti e prestiti tra le due formazioni: dal 2012 vi sono stati 18 cessioni dall’Inghilterra al Friuli e addirittura 36 attraverso il viaggio opposto. Dato che gli Hornets hanno entrate maggiori, tutte le transazioni e le plusvalenze sono mirate a favorire i bianconeri. Per esempio con il trasferimento di Ignacio Pussetto, attualmente in prestito in Italia, è stata registrata nei conti friulani una plusvalenza di poco più di 3,9 milioni di euro. Molte di queste vengono anche segnate come “crediti commerciali” con la “controparte non indipendente”, come il caso, nel 2016, di Matej Vydra. Il ceco ha portato nelle casse del club italiano 18,9 milioni di euro, con debiti veramente minimi che ammontano a solo 272 euro. Nel corso degli anni questo credito si è abbassato fino a 4,3 milioni nel 2019, per poi praticamente raddoppiarsi (8,9 milioni) nel 2020. In conclusione, da 9 anni a questa parte queste due squadre non agiscono più mercato, se non tra di loro. A perderne, dunque, sono solo i tifosi.
Lo stile di gioco
Dopo la conferma di Luca Gotti sulla panchina dell’Udinese, i friulani continuano a giocare con un 3-4-2-1. In porta, dopo l’addio di Juan Musso, c’è un Marco Silvestri in ottima forma. Arriva dall’esperienza all’Hellas Verona e sta convincendo sempre di più. Il blocco difensivo è sempre il solito: Becao, Nuytinck e Samir, con Nehuen Perez a infastidire i tre. Tra tutti il polacco al centro è il vero leader di questa squadra: non sbaglia una partita. Sugli esterni troviamo a sinistra Udogie e a destra il tanto ricercato Nahuel Molina. Il terzino argentino è uno dei migliori dell’11: giocatore di gamba, spinta e tanta qualità. Al centro Walace e Jean-Victor Makengo per sostanza e classe. Sulla trequarti due numeri 10: Gerard Deulofeu e Roberto Pereyra. Tecnica, dribbling, imbucate, lanci: passa tutto dai loro piedi. Con una squadra così serve un 9 di peso: il titolare è il nuovo arrivato Beto. Una delle sorprese del campionato, si è preso a suon di goal la titolarità. Grinta, fame e cattiveria a servizio dell’attacco friulano.
Udinese, corsi e ricorsi storici
Gli scontri tra Lazio e Udinese sono 95 tra Serie A, Serie B e Coppa Italia. Il primo match risale all’8 ottobre 1950 quando i capitolini hanno vinto in casa per 3-2. Tra le 45 vittorie biancocelesti, quella più larga risulta essere un 5-0 del 12 dicembre 2006. Vale lo stesso per i bianconeri: 5-0 all’attuale Dacia Arena il 23 settembre 1984 con in campo Zico, autore di un goal. Sempre nel massimo campionato italiano troviamo la partita con più reti tra le due squadre: un rocambolesco 3-4 in favore dei romani il 14 gennaio del 2001. Decisiva è stata la doppietta di Hernan Crespo. In Coppa Italia, invece, individuiamo uno scivolone non da poco per la Lazio: sconfitta 4-1 ai quarti di finale con le espulsioni di Mihajlovic e Nedved. Come già detto, le due formazioni si sono incontrate anche in Serie B. Qui i capitolini possono sorridere: in 4 partite, 2 vittorie (entrambe 2-0) e 2 pareggi (entrambi 0-0).
Statistiche particolari sull’Udinese
Analizzando le statistiche stagionali dell’Udinese, salta all’occhio come i friulani abbiano centrato i colpi di mercato. Tra questi Isaac Success è il primo attaccante bianconero a segnare all’esordio da titolare in Serie A dal 2014. Quell’anno a segnare è stato Alexandre Geijo contro la Sampdoria. Rimanendo sul settore offensivo, non si può non parlare di Beto. Il numero 9 risulta essere il terzo marcatore portoghese della storia del club, dietro a Bruno Fernandes e José Luis Vidigal.
Andrea Castellano
Pubblicato il 29/11/2021
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