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FREZZOLINI: “Sabato gara fondamentale: verremo per fare punti. Quel tributo della Nord rimarrà un ricordo indelebile per me”

Il terzo portiere dell’Atalanta presenta la prossima sfida contro la Lazio…

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NOTIZIE SS LAZIO – Sabato non sarà della gara (visto che nelle gerarchie di Colantuono ricopre le vesti di terzo portiere, ndr), ma per Giorgio FREZZOLINI, estremo difensore dell’ATALANTA, quella contro la LAZIO sarà un match particolare visto che è cresciuto nel settore giovanile biancoceleste. Contattato da lalaziosiamonoi.it, ha presentato la prossima gara dell’Olimpico:

Siete reduci da una clamorosa vittoria in rimonta contro il Cesena. Pierpaolo Marino ha parlato di partita della svolta. In che condizione psico-fisica è quest’Atalanta?
“Per noi è una partita non dico fondamentale, ma che può cambiare un campionato. Una gara delicata, aver vinto in quel modo dà una grande spinta a livello di morale, è un segnale che la squadra è viva e ha carattere”.

Avete mostrato una buona compattezza difensiva ma manca il gol. Il vostro è l’attacco meno prolifico di questo campionato, eppure avete dei bomber importanti…
“E’ innegabile, parlano i numeri, ci è mancata la fase realizzativa e questo compromette un po’ tutto. Difensivamente siamo una squadra difficile da affrontare, sono le nostre caratteristiche. Soffriamo un po’ questa situazione, German Denis ha sempre fatto gol, quest’anno sta trovando qualche difficoltà e logicamente ne risente tutta la squadra. L’attaccante vive di gol, finchè non si sblocca ne risente…”.

Domenica nel momento di difficoltà avete subito i fischi dei tifosi, eppure quello neroazzurro storicamente è un ambiente molto unito. Quali sono stati i motivi di questa mini contestazione?
“La squadra non veniva da un buon periodo, in casa ci sono sempre grandi aspettative e trovarsi in svantaggio per 2 a 0 ha fatto sì che la gente rimarcasse con fischi forse un po’ troppo ingenerosi la nostra prestazione. E’ vero che nel calcio non esiste memoria, ma un primo tempo brutto può anche essere concesso. La squadra poi si è dimostrata matura e in grado di ribaltare il risultato”.

In casa Lazio invece si vive un momento di tregua. Pace raggiunta o trattato di non belligeranza?
“Non direi che il problema è risolto, parlerei più di intelligenza da parte della tifoseria nel mettere da parte alcune vicende. La maglia è quello che conta”.

Sabato affronterete una Lazio che mostra un calcio propositivo e offensivo, l’Atalanta punterà sul contropiede?
“Sappiamo che la Lazio vuol fare risultato e partirà forte. Dopo l’ultima partita con il Cesena siamo un po’ più sereni, veniamo lì a giocarci la partita e spero non sia solo una gara difensiva. Con la qualità dei giocatori della Lazio alla lunga non ci porterebbe benefici, anche noi dovremo essere un po’ propositivi”.

Qual è il giocatore che teme di più?
“Sicuramente gli attaccanti, anche se non so chi giocherà tra Klose e Djordjevic. Poi Mauri è un giocatore molto importante per questa Lazio, lui insieme agli attaccanti può costituire l’arma in più”.

La Lazio ha alcune difficoltà in difesa, causa vari infortuni. Qualche tifoso già rimpiange Biava, che si sta comportando molto bene con voi.
“Beppe oltre a essere un ragazzo e un professionista esemplare, ha sempre fatto ottime prestazioni quando è stato chiamato in causa. E’ normale che il tifoso laziale possa rimpiangere un giocatore così, viste le ultime vicissitudini in quel settore, ma lui ha fatto una scelta di vita più che tecnica”.

Il suo collega Federico Marchetti invece sembra aver ritrovato consapevolezza e continuità di rendimento.
“Per me è un portiere con doti eccelse. La scorsa stagione ha fatto fatica, quest’ anno si sta riprendendo anche se non lo vedo ancora ai suoi livelli. E’ un portiere e un giocatore importantissimo per questa squadra”.

Lei ha condiviso con Pioli l’esperienza a Modena. Se l’aspettava un impatto del genere nella Capitale?
“Potrà incontrare ancora qualche difficoltà, però è una persona intelligente e un allenatore preparato che sa gestire le varie situazioni e può prendere i lati positivi di una piazza difficile ed ambiziosa come quella laziale, per migliorare anche lui come tecnico”.

Il terzo posto è un’utopia?
“E’ un campionato molto strano, equilibrato, probabilmente si è un po’ abbassata la qualità. Per la Champions League c’è una grande bagarre, mi aveva impressionato il Napoli ma poi ha dimostrato di tenere un cammino irregolare. La Lazio con un po’ di regolarità può ambire al terzo posto”.

Il suo futuro invece?
“Sono a scadenza a giugno e come ogni anno ne parlerò a fine anno con la società. L’intento è di finire questa stagione, fare la prossima e poi dare il famoso addio con grande serenità”.

Magari i tifosi della Lazio srotoleranno un altro striscione per il laziale Frezzolini (nel 2013 venne esposto lo striscione “Frezzolini uno di noi, ndr)…
“Già hanno fatto tantissimo (ride, ndr), non smetterò mai di ringraziarli per quel tributo. Resterà un ricordo indelebile che porterò sempre con me…”.

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