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Gabrielli: “Se l’atteggiamento è questo vedremo molti derby senza curve”
NOTIZIE LAZIO – Il presidente del Lazio Zingaretti: “Derby occasione di riscatto per Roma…”
AGGIORNAMENTO ORE 14.50 – Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli interviene anche a Sky Sport: “Lo stadio, per quanto qualcuno lo consideri una zona franca, è un luogo di pubblico spettacolo. Nulla di tutto questo ha carattere punitivo, ha il carattere precipuo di affermare, anche nelle curve, il rispetto delle regole. Ho condiviso e continuo a condividere queste misure, continuo a sostenere che solo se ci sarà un diverso modo di atteggiarsi del tifo potranno essere riviste, ma non si pensi che il gioco sia del tipo non rientriamo finché non togliete le barriere. Se questo è l’atteggiamento, di derby senza curve ne vedremo in maniera industriale”. Ha poi proseguito dicendo: “È ovvio che stiamo prendendo in considerazione che ciò possa avvenire. Da un lato la risposta sarà repressiva per tutti i comportamenti lesivi dell’ordine pubblico e della sicurezza, tutto questo poi inevitabilmente andrà a restringere gli spazi di dialogo e confronto”. Ha concluso sostenendo che: “Ognuno di noi non è responsabile solo delle proprie azioni, ma è responsabile anche delle comunità in cui vive”. Sulla questione derby e sicurezza si è espresso anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Facciamo del derby una bella giornata di riscatto per la nostra città, all’insegna dello sport, dell’agonismo, senza tensioni e senza violenza”, ha rivelato all’Ansa.
NOTIZIE LAZIO – Manca sempre meno al derby e la tensione è alta visto lo sciopero delle due curve. Gabrielli è tornato a parlare delle barriere all’Olimpico ai microfoni di Radio Radio:
Come mai è diventato il nemico numero 1 dei tifosi di Roma e Lazio?
“A volte dico che questo è anche il prezzo del biglietto. Chi ha compiti di responsabilità può diventare oggetto di queste contumelie. Io non sono venuto qui con l’intento di unire contro di me le tifoserie di Roma e Lazio. Il tema delle curve è principalmente un tema di incolumità. Lo stadio è un luogo di pubblico spettacolo, non un luogo dove non esistono leggi e regole. I comportamenti sono mutuati rispetto alle situazioni. Le barriere non sono di cemento armato. Se si tornerà allo stadio a vivere la partita in maniera normale verranno tolte”
Cosa significa in maniera normale?
“Ieri vedevo del calcio internazionale. E credo che li non esista l’occupazione abusiva delle sedute, l’occupazione delle vie di fuga. Non si vedono le immagini che si vedono nelle curve nostrane, in particolare in quelle della Capitale. Mi rendo conto che in questo paese il concetto della responsabilità sia un concetto poco frequentato e poco utilizzato: io sono responsabile di quello che succede nei luoghi di pubblico spettacolo. Non me lo dimentico mai. E non me lo dimentico perché ho una responsabilità giuridica e soprattutto una responsabilità morale. Vorrei sapere da tutti quelli che oggi si strappano le vesti perché stiamo provando a riportare una situazione di normalità, se dentro le curve ci fosse l’eventualità di un morto o di un ferito grave, a chi andremo a chiedere conto? Sono certo che chiederebbero conto a me, così dice la legge. Mi sembra paradossale che nel periodo di Mafia Capitale ci si soffermi molto su un gruppo di persone che ha deciso di non andare allo stadio perché abbiamo reintrodotto delle regole”.
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