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Galeone: “Ho un debole per Keita e Milinkovic. Gascoigne? Era spaventoso!”
NOTIZIE LAZIO – L’ex allenatore
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NOTIZIE LAZIO – Intervenuto ai microfoni di Elleradio, Giovanni Galeone, allenatore simbolo del Pescara e grande esperto di calcio, ha presentato la sfida di domani dell’Olimpico. Queste le sue parole:
PESCARA E ODDO – “Ho grande stima per questo ragazzo. Due anni fa ha preso il Pescara poco prima dei play off ed è andato vicinissimo alla Serie A alla sua prima esperienza. L’anno scorso ha fatto giocare alla squadra il miglior calcio della Serie B. Ha passato anche un periodo difficile, con una serie negativa importante, ma ha continuato a credere nelle sue idee e alla fine ha più che meritato la promozione. Il Pescara di Oddo ha mantenuto questo atteggiamento propositivo nonostante il salto di categoria e di questo gliene va dato atto. In Serie A il bel gioco non basta, al primo errore ti puniscono e la difesa degli abruzzesi mi sembra tutto tranne che invulnerabile”.
LAZIO E INZAGHI – “Mi sembra che negli 11 titolari sia una squadra di buonissimo livello. Personalmente ho un debole per Keita, che secondo me è un giocatore formidabile. Poi c’è Felipe Anderson, c’è Immobile, c’è Biglia, c’è Parolo, c’è De Vrij. Resto un po’ perplesso quando vedo Milinkovic in panchina, un altro mio pallino. Fossi io l’allenatore lo schiererei sicuramente con maggiore continuità. Ha 21 anni, ma per me è già pronto per stare lì in mezzo al campo. Ha grandi doti fisiche e tecniche. Tuttavia Inzaghi vedi i ragazzi tutti i giorni e sicuramente farà le sue valutazioni. Simone ha fatto vedere buone doti sinora, ma l’esperienza, soprattutto in una piazza come Roma, è molto importante. Se la farà strada facendo quest’anno”.
AVVERSARI PIU’ FORTI AFFRONTATI – “Non perché stiamo parlando di Lazio, ma dico Gascoigne. Era spaventoso. Quando era in giornata iniziava a saltare gli uomini come uno sciatore salta i paletti. Tra l’altro proprio contro il Pescara fece un gol memorabile”.
GIOCATORE PIU’ FORTE ALLENATO – “Ne ho avuti tanti, ma dico Zico. Era formidabile, sia come ragazzo che come professionista. Un giocatore impressionante. Un calciatore che invece mi va di menzionare per la mentalità vincente che aveva e per la fame che metteva in campo è Franco Causio. Dopo averlo allenato ho capito perché ha vinto tutto quello che ha vinto in carriera”.
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