Galigani accusa Lotito: “Ha le mani su diverse squadre e interessi con Infront”

NOTIZIE LAZIO – Vittorio Galigani, ex direttore sportivo, oggi editorialista della rivista TuttolegaPro.com, è intervenuto ai microfoni di ReteSport per parlare dell’intercettazione con il ds de L’Aquila, Ercole Di Nicola, finita negli atti dell’inchiesta di Catanzaro sul calcioscommesse in Lega Pro, nella quale, tra l’altro, viene chiamato in causa ancora Claudio Lotito come “burattinaio” del calcio italiano. Queste le sue parole:

Abbiamo letto le intercettazioni ed emerge un’immagine della gestione della Federcalcio piuttosto inquietante…
“Nella telefonata di Ercole Di Nicola, che è un mio amico, lui mi ha fatto i complimenti per l’editoriale che ho scritto su TuttoLegaPro. Sappiamo come Tavecchio sia arrivato a fare il presidente federale e di come Macalli è diventato vicepresidente, carica che sarebbe toccata a Lotito. Questa alleanza porta ad un gruppo che sta dividendo il potere del calcio, un 17% che riesce a gestire il mondo del pallone. Su 50 società, 29 hanno votato a favore di questa governance e 29 contro, due si sono astenute. Non mi sembra un modo democratico di gestire le cose. Per non parlare di tutte le polemiche uscite da gennaio in poi. Stimo Lotito come manager, ma la Federcalcio non deve essere gestita in questo modo. Da vecchio uomo di calcio, sarebbe il caso che si cambiasse il modo di gestire il calcio: dalle banane di Tavecchio a Belloli, non mi sembra che ci sia qualcosa di costruttivo”.

Come si spiega la rapida ascesa di Claudio Lotito nel calcio italiano?
“Per l’incapacità e il vuoto a livello dirigenziale. Lotito ha le mani su diverse squadre, in più ha interessi con Infront e oggi è scoppiata anche questa inchiesta. Lui è una persona scaltra e preparata, ha fiutato la situazione come un segugio e ne ha approfittato, è stato capace di coagulare l’interesse della Lega Dilettanti, Lega Pro e Lega Serie A per sforare quel 51% che gli permette di vivere a via Allegri, al fianco di Tavecchio. Dalle intercettazioni uscite tra Iodice e Lotito è emerso che tutti fanno quello che vuole lui. Nell’intercettazione ho soltanto detto questo. Tutto questo, però, non fa disconoscere l’abilità di Lotito, basta vedere quello che è riuscito a fare con l’Erario per i debiti della Lazio”.

Riguardo il momento attuale della Figc e della Lega Calcio…
“In questo momento dovrebbe intervenire il Coni per rimettere insieme i cocci del mondo del calcio. In un altro mondo Belloli avrebbe già rassegnato le dimissioni. O se si scivola sulle banane, come Tavecchio… Non è concepibile che queste persone siano riuscite a fare carriera, c’è professionalità o raccomandazione?”

Perché non viene fatta una mozione per sfiducaire Lotito?
“Lotito è stato capace di convogliare gli interessi delle società di Serie A…”.

Perché Galliani è dalla parte di Lotito?
“Sapete tutti che chi c’è dietro ad Infront, non fatemi mettere il dito nella piaga”.

Sul calcioscommesse?
“Se fossi nel Coni o nello Stato, vieterei le scommesse tra primo e secondo tempo per una questione di credibilità”.

Se fosse un dirigente di Carpi e Frosinone, come reagirebbe a quelle esternazioni di Lotito?
“L’Italia è un paese che vive di campanilismi, se un dirigente riesce a portare una piccola squadra in Serie A vuol dire che è stato molto bravo. Se arriva in Serie A una squadra di una piccola città, ovviamente a livello economico cambia molto, e su questo può aver ragione Lotito, ma dal punto di vista sportivo assolutamente no. Per opportunità Stirpe, il presidente del Frosinone, ha preferito non farsi nemici. I regolamenti purtroppo non tutelano le piccole società. Se fossi un dirigente di Carpi o Frosinone, non avrei fatto così perché sennò ci mettiamo proni e supini di fronte a queste persone”.