GAZZETTA DELLO SPORT. Bye bye 2011: dall’aquila a Zarate. Ma il simbolo è Miro

GAZZETTA DELLO SPORT. Bye bye 2011: dall’aquila a Zarate. Ma il simbolo è Miro

Il 2011 della Lazio dalla A di aquila alla Z di Zàrate

Il 2011 della Lazio, dalla A alla Z, sulle pagine romane de La Gazzetta dello Sport a firma Marco Calabresi.

Aquila Vola, O-ly-mpia, è il tormentone dei prepartita.
Bob Lovati
Champions. Parola maledetta nel 2011, diventata l’obiettivo principe dell’anno che verrà. Per raggiungerla, tutti sarebbero disposti a tutto. Magari con un aiutino dal mercato di gennaio.
Dimissioni. È storia di settembre: Lazio k.o. col Genoa, Reja presenta le dimissioni, Lotito le respinge, la squadra pure. Avanti tutti assieme.
Europa League
Fuori casa
Gianni Mezzaroma. Attraverso la sua società, la Morgenstern, Lotito ha rilevato la Salernitana ora Salerno, che viaggia a vele spiegate verso il ritorno nei professionisti.
Hernanes
Ingaggi. Il monte si è alzato e parecchio: dai 41 milioni lordi del 2010, ai 50,2, quinta squadra della serie A. Il differenziale ha due nomi: Klose e Cisse.
Lulic
Miro. O Mito, fate voi.
Noif. Per l’esattezza, l’articolo 22. Quello che impedisce a Lotito di rappresentare la Lazio in Figc dopo la sentenza di primo grado su Calciopoli.
Olimpico. Ah, quante magagne. Prima quella con Petrucci sul ritardato pagamento dei debiti pregressi, poi quella tra i tifosi e Reja. Fischi diventati applausi.
Pugno. Napoli e Lazio si sarebbero incontrate la domenica al San Paolo; De Laurentiis decise di anticipare la sfida in settimana, sul ring dei diritti tv.
Quarantanove. Domenica 16 ottobre, derby praticamente finito. Non per Klose, che al 94′ fa esplodere mezzo Olimpico; Reja corre per cento metri, il posto è salvo.
Rocchi
Scommesse
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Udinese
Vacanze di Natale
Zarate. Partito nell’ultimo giorno di mercato tra la rabbia dei tifosi, ha fatto presto ricredere tutti, compresi Moratti e Ranieri. Vuoi vedere che è stata una scelta azzeccata?