GAZZETTA DELLO SPORT. C’era la Lazio da trasferta Si è sgonfiata con il botto

Come risvegliarsi da un incubo. Il Siena non vinceva da sette partite e non segnava da metà novembre. Anno nuovo, vita nuova. La squadra di Sannino inizia il 2012 a cento all’ora: 4-0 alla Lazio con due doppiette di Calaiò e Destro e tre punti che valgono oro nella corsa salvezza
Crollo totale La Lazio è l’altra faccia della medaglia: il primo k.o. in trasferta evidenzia un inusuale atteggiamento sbagliato. Sul banco degli imputati finisce Edy Reja. I motivi? Disastrosa la scelta di puntare su Biava e Stankevicius quale coppia difensiva centrale. E’ vero che il rientro ritardato dal Brasile del titolare Dias (ieri in panchina) ha creato un problema inatteso.
Sosta fatale Nell’analisi di questa disfatta la squadra biancoceleste può aggrapparsi, almeno parzialmente, ad alcune discutibili decisioni arbitrali. Dopo il gol iniziale di Destro (diagonale imparabile dopo una micidiale accelerazione da tre-quarti campo) il signor Gervasoni ha assegnato due rigori: il primo per un discutibile contatto (o solo un tamponamento involontario?) Stankevicius-Brienza e il secondo dopo un intervento del portiere Bizzarri su Destro. Qui il direttore di gara prima aveva concesso il vantaggio e convalidato il gol poi ha concesso il rigore e cacciato il portiere della Lazio. Dopo il 3 a 0 del primo tempo la ripresa è stata vissuta come un’amichevole e il Siena è andato ancora a segno con una bella girata di testa di Destro. La sosta ha lasciato il segno nella Lazio, non sarà facile dimenticare i cori polemici dei duemila tifosi al seguito. E nessuno, in casa Lazio, riesce a consolarsi con l’annuncio dell’acquisto dell’attaccante Alfaro. I biancocelesti di tutto avevano bisogno meno di un altro centravanti.