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GAZZETTA DELLO SPORT. Che Pala-magia. Ma la Lazio non ci vuol stare

La Lazio perde a Genova e si infuria per il maltempo

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GAZZETTA DELLO SPORT. Che Pala-magia. Ma la Lazio non ci vuol stare

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Copia e incolla dall’altra domenica. Il Genoa va sul 3-0, poi ne becca due e costringe i suoi tifosi a ingurgitare calmanti fino all’ultima stilla del recupero. Era accaduto 8 giorni fa contro il Napoli, è (ri)successo contro la Lazio. Finché si vince, per Marino non c’è problema. Finché si gioca a Marassi, lo stesso: 7 vittorie su 11 partite. E’ fuori casa che il Genoa non funziona. La Lazio si lamenta per il viaggio tormentato – un’odissea nella neve, e qui può avere le sue ragioni – e sostiene che la partita andava rinviata per il campo duro, ghiacciato, e qui non ci siamo perché non è che il Genoa si sia esibito nel tepore della California. Il prato, come la legge, è uguale per tutti. Ci sbilanciamo: il prato è più equanime della legge, che a volte è manipolabile, sottolinea La Gazzetta dello Sport.

Il Genoa non batteva la Lazio a Marassi dall’8 marzo 1992: 1-0, con rete di Tomas Skuhravy. Destino ha voluto che ospite d’onore della gradinata Nord fosse ieri Carlos «Pato» Aguilera, che era il gemello del gol di Skuhravy, in quel Genoa allenato da Osvaldo Bagnoli e semifinalista di Coppa Uefa. Aguilera è in Italia per il Torneo di Viareggio, dirigente accompagnatore dei Montevideo Wanderers.

Rodrigo Palacio ha segnato un gol, il primo, quello dell’1-0, che vale da solo il prezzo del biglietto e forse dell’abbonamento stagionale. Pallonetto di tacco, da uno spigolo dell’area piccola, con palla a spiovere sull’altro palo. D’accordo, il vento ha fatto la sua parte. A noi però piace pensare che Palacio volesse imbucare le palla proprio lì, dove è planata.

Ad aumentare lo spread ha provveduto Bosko Jankovic con la complicità della difesa laziale. Sul primo gol del serbo, altra butta figura di Marchetti e a ruota svarioni di Garrido e Stankevicius. Sul secondo, fantozziano scivolone di Garrido.

Biancocelesti in 10 nell’ultimo scampolo di pomeriggio per l’espulsione di Diakite, colpevole di aver mandato l’arbitro a fare in… Vabbé, ci siamo capiti. Al triplice fischio musi lunghi dei laziali. La Lazio ha primeggiato (di poco) per possesso palla (51,5 per cento) e supremazia territoriale (52,5 per cento). E allora, di che cosa stiamo parlando? Il freddo è uguale per tutti.

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