GAZZETTA DELLO SPORT. Formello surreale Da Reja a Reja quanti ribaltoni

(getty images)

Chiamarlo sabato surreale suona quasi come uno scherzo. Meglio definirlo con il suo nome, teatro dell’assurdo. Quando è già buio da un pezzo, nella sala stampa di Formello si accendono le luci: Edy Reja prende la parola, straccia idealmente il fax di dimissioni partito mercoledì mattina e resta in sella. L’ennesimo colpo di scena di una settimana in cui nessuno ci ha capito nulla e in cui, sulla panchina della Lazio, gli allenatori accostati al club sono stati talmente tanti che quella panchina l’hanno riempita.
Tutti assieme Nella lista, anche Alberto Bollini e Simone Inzaghi: loro, assieme a Reja, si sono ritrovati a pochi metri l’uno dall’altro nello strano pomeriggio di Formello, con la Primavera di Bollini in campo contro il Lecce e gli altri due spuntati (anche se in momenti diversi) sulla tribuna del campo centrale.
E oggi? Ci sarebbe una partita, preparata nel caos ma comunque da giocare e, possibilmente, da vincere. Banale e inutile dire che serviranno allenatori in campo, gente con il pedigree del leader: Miro Klose, al rientro, ancora una volta chiamato a caricarsi sulle spalle una squadra comprensibilmente stanca di tutta questa vicenda. Lui decise la partita di andata — assieme a Hernanes, un altro che la Lazio staserà dovrà trascinarla —, lui alla Fiorentina regalò uno dei più grandi dispiaceri della storia, segnando un gol in netto fuorigioco convalidato dal norvegese Ovrebo (giusto due anni fa, il 17 febbraio 2010). I