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GAZZETTA DELLO SPORT. Gol di scorta. Inediti d’autore per una LAZIO da CHAMPIONS
Una sintesi dell’articolo de La Gazzetta Dello Sport. Dal derby al Lecce, per Reja prime reti di Mauri Diakite, Scaloni, Candreva e Matuzalem…
GAZZETTA DELLO SPORT. Gol di scorta. Inediti d’autore per una LAZIO da CHAMPIONS
Una sintesi dell’articolo de La Gazzetta Dello Sport. Dal derby al Lecce, per Reja prime reti di Mauri Diakite, Scaloni, Candreva e Matuzalem…
La prima volta non si scorda mai. Non ci si dimentica del primo gol. Da quando la Lazio ha perso Klose, si sente la mancanza del bomber di razza, quello che la continuità ce l’ha nel sangue. A parziale consolazione, però, ci sono i gol di scorta, dei gregari, di quelli che tirano la volata. Riavvolgiamo il nastro: il derby lo ha deciso Mauri, uno che complice l’infortunio era al primo gol in campionato, il gol al Bologna è stata un’autorete di Rubin, al Cagliari ha segnato Diakite, al Parma Scaloni, al Napoli Candreva la novità, Mauri e Ledesma entrambi al secondo centro stagionale, alla Juventus ancora Mauri — che bomber non è — e, per finire, al Lecce Matuzalem. Qualcosa di strano c’è, anche perché dei gol delle punte ultimamente non c’è traccia: Rocchi è a secco dal 1 febbraio, Kozak che domani torna dopo il turno di squalifica fa meglio ma di poco, non trovando il gol dal 19 febbraio, a Palermo. Per Alfaro, discorso a parte: l’uruguaiano ancora deve brindare, ma i calici avuti domenica li ha offerti al Lecce. E si scopre così che l’ultimo gol segnato da un attaccante è proprio di Miro, il 26 febbraio alla Fiorentina. Un caso? Con la «capocciata» di Matuzalem, la Lazio ha raggiunto un record, quello di squadra che ha mandato in gol il maggior numero di giocatori. Il primato comprende campionato e coppe, e Matuzalem è il diciottesimo giocatore diverso a trovare la rete 16 in campionato, più Dias in Coppa Italia e Brocchi in Europa League: agganciato il Milan, che ne ha visti esultare 17 in campionato record in serie A condiviso con la Juventus più Mesbah in Coppa Italia. La differenza, però, è sostanziale: al Milan segnano in tanti, ma a togliere la squadra dal fango è quasi sempre Ibrahimovic, capocannoniere e pure domenica autore dell’1-1 con il Bologna. Nella Lazio senza Klose non va così, e sarebbe stato lo stesso se Bojinov non avesse mandato a Reja la domenica di traverso. Mancheranno si, i gol delle punte, ma tra tanti numeri c’è quel 55 che conta più di tutto: più del 52 dell’Udinese, del 51 del Napoli e del 50 della Roma. Come si può non avere fiducia nel terzo posto? Dei probabili 11 di Novara l’unico che in questa stagione non ha ancora segnato è Javier Garrido, confermato a sinistra Radu proverà a rientrare per Udine. Lo spagnolo, che pure il gol lo ha sfiorato domenica su punizione, non segna dal 25 novembre 2010 unica gioia contro l’AlbinoLeffe in Coppa Italia, sempre su punizione. ”Peccato per il risultato, la squadra ha fatto un gran lavoro”, ha scritto ieri su twitter. Arrivasse il gol di Garrido non sarebbe una prima volta assoluta, ma considerando la stagione in corso e quanto tempo è passato, è come se lo fosse.
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