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GAZZETTA DELLO SPORT. Hernanes è carico: «Ci siamo anche noi per lo scudetto»
Il centrocampista brasiliano sta vivendo un momento d’oro con la Lazio e con la Seleçao
GAZZETTA DELLO SPORT. Hernanes è carico: «Ci siamo anche noi per lo scudetto»
Il centrocampista brasiliano sta vivendo un momento d’oro con la Lazio e con la Seleçao
(getty images)
Anderson Hernanes ha giocato un match intero con la Seleçao, ha segnato una rete e inoltre la Lazio in testa alla classifica in Italia. Un momento d’oro per il centrocampista biancoceleste, che concede un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Con la sua Nazionale ha giocato in modo diverso che nella Lazio, sulla fascia destra. Non proprio il suo ruolo.
«Non ho giocato sulla fascia per fare l’ala o il laterale. Parto da lì per trovare poi spazio al centro, gioco più aperto, ma mi muovo come voglio. Infatti, le azioni migliori sono venute fuori da questo mio accentrarmi, rientrando da destra verso sinistra. Nel Brasile è questo il mio ruolo, anche se con la Lazio gioco più dietro le due punte. Ma per va bene lo stesso, basta che giochi».
La Lazio è prima in classifica in campionato: vi aspettavate una partenza così? «Il gruppo base dell’anno scorso è rimasto lo stesso. Sapevamo che se non fosse andato via nessuno non avremmo potuto che migliorare. Così è stato. Poi sono arrivati anche Klose, Cissé, Luljc, Marchetti… E ora ci siamo anche noi per la lotta scudetto».
È arrivato un pò tardi al grande calcio. «È vero, sono cresciuto in ritardo. Quando arrivai al San Paolo dalla mia città, Recife, e dal mio club, l’Unibol, avevo solo 16 anni. E non avevo né barba né peli sul corpo. E lì tutti erano pelosi, io sembravo un bambino. Quindi il ritardo nella crescita fisica mi ha condizionato anche nel calcio».
Quali sono i rivali per lo scudetto? «Fino ad ora Milan e Juve sono le più forti. I rossoneri perché sono campioni in carica e si sono rinforzati, hanno Robinho che è tornato, ora arriverà pure Pato. La Juve ha fatto tanti buoni acquisti e sta dimostrando di essere tosta».
In campionato qual è l’avversario che le ha creato più difficoltà? «L’anno scorso Mudingayi del Bologna, non mi faceva respirare. Quest’anno, visto che lo conoscevo, me la sono cavata meglio, perché sfuggivo al suo controllo, mi spostavo, cambiavo zone di gioco, cercavo di mettergli confusione».
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