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GAZZETTA DELLO SPORT. Lazio, ordinaria follia Lotito sceglie Zola Reja ribalta tutto «Non me ne vado»

Una sintesi dell’articolo della Gazzetta dello Sport

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La follia Lazio è nelle facce dei giocatori. Alle 15 sono tutti nel centro sportivo di Formello per l’allenamento, si guardano intorno stupiti. Hernanes chiede allo staff di Reja: «Ma domani il mister sarà in panchina?». Cinque ore e mezza più tardi la risposta la dà Reja stesso: «Resto qui. La mia avventura continua, oggi e domani». Peccato che nel frattempo Lotito aveva incontrato Gianfranco Zola, accordandosi per affidargli la panchina della Lazio.
Rischio causa Cronaca di una giornata di ordinaria follia. Iniziata alle 10, quando Reja lascia l’albergo in zona Ponte Milvio dove vive. Sale sulla sua 500 bianca e celeste e si dirige a Formello, come se nulla fosse: «Vado a vedere i dvd della Fiorentina, per rispetto della squadra e dei tifosi», dice. C’è anche un aspetto legale per cui Reja non può tirarsi indietro: mercoledì aveva spedito le dimissioni in forma scritta, attraverso un fax spedito da uno studio legale.
No ingerenze Reja dirige normalmente la seduta, dopo aver assistito a qualche minuto della partita della Primavera. Di più: nella bacheca dello spogliatoio appende anche il programma della prossima settimana. Nel frattempo annulla il ritiro pre gara: i giocatori ceneranno più tardi nel centro sportivo, poi serata libera e appuntamento stamattina a Formello. Intanto la conferenza stampa, che la società aveva indetto appositamente alle 17.30, slitta. Alle 18.15 arriva Lotito, reduce da un incontro di due ore con Zola. E lì parte un altro vertice. Tutto fa pensare — visto che l’appuntamento con Zola è andato bene, con tanto di accordo — che la visita sia per congedare il dimissionario Reja. E invece va in scena un vertice a tre: intorno al tavolo Reja, Lotito e anche Tare. La chiacchierata dura un’ora e mezza. Reja chiede scusa sul mercato ma allo stesso tempo incassa quello che voleva: mai più ingerenze. Il colpo di scena è servito. Zola è nel suo albergo romano, con la testa ormai biancoceleste. Reja entra in sala stampa e spiazza tutti: «Resto qui. La mia avventura continua, il presidente mi ha dato garanzie non solo per il presente, ma anche per il futuro». Eh sì che è un colpo di scena. Martedì scorso, dopo la litigata con Lotito, l’avevano sentito sussurrare a Formello: «Ma perché all’età di 66 anni devo avere a che fare con chi mette bocca pure nella formazione che schiero?».

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