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GAZZETTA DELLO SPORT. SUPER LAZIO MILAN STOP Hernanes-Rocchi per il k.o. Rossoneri: flop con veleni
Una sintesi dell’articolo de La Gazzetta dello Sport
GAZZETTA DELLO SPORT. SUPER LAZIO MILAN STOP Hernanes-Rocchi per il k.o. Rossoneri: flop con veleni
Il pubblico critica Lotito ma alla fine vince Reja, anche senza Klose Tridente a vuoto, cambi sbagliati, penalty non visto: la Juve vede il +4
Vince la Juve che non gioca. E con lei una Lazio sontuosa, che con le reti di Hernanes e Rocchi dribbla contestazione, calciomercato mancato e presunto caso Klose, il grande assente. Perde male il più brutto Milan dell’intera stagione. Gli esperimenti di Allegri, tridente con El Shaarawy titolare, non funzionano, ma anche il ritorno all’antico, con i subentrati Seedorf ed Emanuelson, va in malora. La partita si decide proprio lì, nell’ultima mezzora. Al Milan manca un rigore sullo 0-0 (mani clamoroso di Dias), ma ce ne è mezzo pure per la Lazio (Thiago Silva su Radu) e comunque l’alibi è di latta. La serata sottozero del campionato rischia di avere connotati storici: la Lazio che torna a battere il Milan in campionato dopo 14 anni, il Milan che forse consegna uno spicchio di scudetto alla Juve, che in teoria (recupero di Parma) potrebbe già essere volata a più quattro. Una palla gol per il solito Nocerino in avvio, con Marchetti che compie un mezzo miracolo, e una ancora più deliziosa per El Shaarawy, che si muove bene ma vede poco la porta. Il giovanotto resta (correttamente) in piedi nel contatto con Marchetti e non se ne fa nulla. Tutto qui il Milan del primo tempo. Quello della ripresa, al netto del pugno di Dias che stavolta non coglie Van Bommel come in Coppa Italia ma il pallone in piena area (il conciliabolo tra Damato e Maggiani porta alla decisione sbagliata), è inguardabile. Abate e Mesbah vengono travolti dalla prestanza fisica di Lulic e Gonzalez, Ledesma e Matuzalem dettano legge al cospetto di un Van Bommel perfino irritante e il botto avviene con le sostituzioni. Allegri toglie El Shaarawy e Ambrosini quando sarebbe stato meglio dar la paga a Robinho e Van Bommel (uscirà a match compromesso per Maxi Lopez), Seedorf ed Emanuelson non aiutano e la disfatta prende corpo. Su Klose assente dell’ultimora se ne sentono di tutti i colori, perfino che ha litigato con la società per il mercato alla rovescia. La curva riserva a Lotito e Tare il peggio del repertorio. È da questo cocktail infernale e da una squadra che colleziona assenze quasi quanto il Milan che nasce la partita capolavoro. Ci sono dentro tutti, dalle due parate decisive di Marchetti (la seconda su una deviazione di Biava), a una difesa che soffre ma tiene, e un centrocampo che esalta l’uso delle corsie esterne da parte dei velocisti Gonzalez e Lulic. Il paradosso Lazio è che ora, con gli attaccanti contati e costretto a metterne dentro uno alla volta, Reja ha trovato la quadratura del cerchio. Un 4-4-1-1 che restituisce a Hernanes la possibilità di essere goleador e che produce addirittura la resurrezione calcistica del quasi 35enne Rocchi. Non è poco, ma durerà?
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