GAZZETTA DELLO SPORT. Una Lazio mai vista Bizzarri: «Questa chance non la sprecherò»

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Uno con la valigia, un altro che si è messo l’anima in pace, e pazienza se il campo lo vede col binocolo. Due generazioni distanti: quando Luis Pedro Cavanda nasceva, Albano Bizzarri festeggiava il suo 14o Capodanno. Stasera, insieme, si giocheranno l’Europa League. I giovani, si sa, sono rampanti. Cavanda non vuole più aspettare. Bizzarri, che giovane non è, è da due anni e mezzo che lo fa. Cavanda venne fulminato da Edy Reja — e dai suoi comportamenti sopra le righe — il 12 dicembre 2010, dopo la sfida alla Juventus.
Albano Ora l’amante è diventato un amico, una spalla a cui appoggiarsi nei momenti di difficoltà. Marchetti sta male, di Carrizo fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. E allora riecco Albano. Lui vuole esserci, Reja per precauzione ha chiamato anche Scarfagna, portiere della Primavera. Ma la mano sinistra, quella che ogni tanto torna a far male, non manderà all’aria tutto. In Europa Bizzarri ha già giocato quest’anno, col Rabotnicki: non una partita vera. Verissima, invece, quella del 28 settembre 1999, esordio in un torneo europeo. Bizzarri era al Real Madrid, l’avversario anche allora parlava portoghese: Porto battuto 3-1. Stasera c’è lo Sporting: «Arrivo con lo spirito giusto, da tanto aspettavo quest’opportunità — dice —. Mi manca un po’ di confidenza, ma so di poter aiutare la Lazio».