NOTIZIE
GAZZETTA SPORTIVA. Reja ci crede: «A San Siro per imporci»
Il mister biancoceleste parla della sfida di questa sera contro l’Inter
GAZZETTA SPORTIVA. Reja ci crede: «A San Siro per imporci»
Il mister biancoceleste parla della sfida di questa sera contro l’Inter
Un esame di laurea in quel San Siro sempre così avaro di soddisfazioni. Per Edy Reja la sfida di stasera con l’Inter che a Milano non ha mai battuto è uno di quei passaggi decisivi della stagione, uno di quelli che non si possono sbagliare, come riporta La Gazzetta Sportiva.
Bivio fondamentale, dunque. Anche perché è l’ultima partita del girone di andata e Reja ha la possibilità di eguagliare o addirittura migliorare quanto fece un anno fa, quando «girò» a 34 punti adesso la Lazio ne ha 33. Ma non c’è solo questo nel posticipo di San Siro. No, c’è anche la sfida nella sfida tra il tecnico della Lazio e quello dell’Inter, Claudio Ranieri, che quando era sulla panchina della Roma fece venire il mal di derby a zio Edy: tre sconfitte su tre nelle stracittadine. «I ricordi legati a lui non sono belli — ammette Reja —. I derby non sono andati bene e qui a Roma sappiamo bene quanto contino. Se potessi prendermi una rivincita sarebbe molto bello, non per me ma per la Lazio perché vincere a Milano sarebbe importante».
Contro una squadra così è meglio giocarsela senza fare troppi calcoli. E quindi Reja, recuperato a tempo di record Rocchi, conferma il suo modulo abituale, il 4-3-1-2. «Questa è la mia intenzione, non voglio modificare questo assetto — rivela il tecnico —. Si parla spesso di sistemi di gioco, ma io penso che poi la vera capacità di un tecnico sia quella di variare a partita in corso. Non è detto che si debba tenere sempre lo stesso sistema di gioco».
-
ACCADDE OGGI3 giorni fa
Accadde oggi, 21 novembre: la nascita del testimone muto Ghedin
-
ACCADDE OGGI1 giorno fa
Accadde oggi, 23 novembre: la Lazio supera il Perugia all’ultimo respiro
-
ACCADDE OGGI2 giorni fa
Accadde oggi, 22 novembre: l’eroe Gazza torna a casa
-
NOTIZIE3 giorni fa
Flaminio, l’Università La Sapienza supporta il progetto della Lazio