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GERVASONI non convince e spesso dirige a senso unico, ma rigore ed espulsione sono giuste
LAZIO-GENOA, LA MOVIOLA – Mancano alcuni cartellini gialli ai danni dei rossoblu e sono numerosi gli episodi non visti e non ben giudicati…
La MOVIOLA a cura di Lazionews.eu – Il primo episodio si presenta subito al 2‘ con Klose che pressa Roncaglia sulla trequarti, recupera palla e Candreva può involarsi solo verso Perin ma Gervasoni ferma tutto. Secondo l’arbitro il tedesco commette fallo; intervento in realtà al limite che non sembrava molto falloso ma Gervasoni decide di fischiare. Qualche dubbio rimane. Al 5′ rischia il giallo De Maio che da dietro va dritto su Klose. C’era invece l’ammonizione su un fallo commesso ai danni di Radu sulla linea dell’out di sinistra. Il primo cartellino arriva al 13′ ed è per Stefano Mauri, che interviene in contrasto allargando il braccio e colpendo il pallone: sanzione giusta. Altro giallo al 16′ per Lorik Cana che ferma con le cattive la corsa di Iago Falque, ma stavolta la decisione appare del tutto eccessiva. Altra ammonizione, stavolta per un rossoblu: si tratta di Bertolacci, duro su Cataldi. Sanzione sacrosanta. Al 27′ c’è la svolta del match: lancio in profondità per Niang che è in posizione regolare, si presenta solo davanti a Marchetti e prova a calciare. Il pallone finisce fuori ma il portiere biancazzurro rovina addosso all’attaccante rossoblu: per Gervasoni è rigore ed espulsione per Marchetti. Decisione penalizzante ma che sembra comunque corretta a rigor di regolamento. Perotti va dal dischetto e spiazza Berisha (entrato al posto di Cataldi). Pochi minuti dopo prova a reagire la Lazio con Klose e Mauri che dialogano dopo un break a centrocampo, il tedesco cerca di raggiungere il pallone in area ma Perin lo anticipa senza fare fallo. Al 45′ arriva il giallo anche per Candreva, che dà un calcetto a Kucka: Gervasoni giudica il fallo come a gioco fermo. Altro giro e altra ammonizione (giusta) per la Lazio: stavolta tocca a De Vrij che stende senza troppi fronzoli Niang. Il primo tempo si chiude sull’1-0 Genoa dopo 4 minuti di recupero.
IL SECONDO TEMPO – Subito ammonizione (corretta) per Roncaglia che frana addosso a Mauri. Al 7′ chance colossale per Iago Falque che scatta bene in profondità e in posizione regolare, ma davanti a Berisha sciupa clamorosamente. Si prende più di qualche rischio Cana (già ammonito) entrando in ritardo su un avversario ma Gervasoni non fischia neanche il fallo. La Lazio prova a lottare per ribaltare risultato e cattivissima sorte, ma non è semplice: arriva il giallo per De Maio per una trattenuta plateale su Klose, poi Roncaglia allontana dopo il fischio del fallo e poteva meritare il giallo, che per l’argentino sarebbe stato il secondo. Al 38‘ rete annullata al Genoa, che aveva trovato il 2-0 dopo un tiro di Kucka respinto da Berisha, ma il tap-in di Lestienne è in offside. In effetti il belga sembra più avanti di pochissimo. La serata è nera, Gervasoni non vede in maniera abbastanza incredibile un colpo proibito ai danni di Klose, poi giallo a Lestienne ma per aver allontanato la palla. Ammonizione ineccepibile che arriva poi anche per Pavoletti. Dopo i tre di recupero il Genoa espugna l’Olimpico e si conferma incubo per i biancazzurri.
IL VOTO – Un match non del tutto semplice per Gervasoni, che non sempre si dimostra all’altezza. Bisogna dire comunque che il rigore e l’espulsione che hanno cambiato il match sono corretti, anche se è di certo una regola che va cambiata perché penalizza oltremodo il calcio stesso. Mancano alcune ammonizioni ai danni dei rossoblu, come quella del colpo proibito ai danni di Klose incredibilmente non visto. In generale le ammonizioni sono quasi tutte corrette, a parte quella di Cana, ma la direzione di gara è apparsa in alcuni frangenti a senso unico in favore dei rossoblu. Anche a Roncaglia, come per Lestienne, poteva essere estratto il cartellino giallo dopo che aveva allontanato il pallone. Il secondo gol annullato ai rossoblu sembra in effetti irregolare. Senza grosse spiegazioni anche l’episodio in cui Gervasoni si fa praticamente tutto il campo in verticale per andare a redarguire Pioli. Spesso la gestione di gara è frettolosa, non legge benissimo il gioco in diverse occasioni, quando molti falli non erano da fischiare. In soldoni, una direzione che non convince e che merita un 5 dal momento che sono molti gli episodi non visti e non ben giudicati.
Francesco Iucca
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