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Giannichedda: “Cataldi un futuro campione. Ora serve una punta di spessore ed un terzino sinistro”
L’ex centrocampista biancoceleste aggiunge: “Mi auguro che si ripeta l’ottima campagna acquisti fatta nella passata sessione estiva di mercato”…
NOTIZIE LAZIO – Intervenuto ai microfoni di Elle Radio, nel corso della trasmissione radiofonica “I Laziali Sono Qua”, Giuliano Giannichedda, ex centrocampista della Lazio dal 2001 al 2005, oggi vice di Alberigo Evani nell’Italia Under 20, ha commentato la stagione della truppa di Pioli. Queste le sue parole:
Giuliano innanzitutto complimenti. L’ultima volta che ci eravamo sentiti avevi pronosticato che la Lazio sarebbe arrivata tra le prime tre e puntualmente si è verificato…
I complimenti più che a me vanno fatti alla squadra e al Mister. Personalmente mi ero sbilanciato sia perché sono un tifoso, ma anche e soprattutto perché, con il gioco che ha espresso la Lazio quest’anno, non poteva che essere così. Si è creato un entusiasmo e una compattezza di gruppo davvero eccezionale.
Se dovessi citare un giocatore su tutti, uno che secondo te è stato l’emblema della stagione, chi menzioneresti?
Mi piace dire Danilo Cataldi, un ragazzo che ho avuto anche il piacere di allenare in Nazionale Under 20, squadra per cui lavoro anche attualmente. Ha fatto un campionato eccezionale, sembra già un veterano. Anche l’altra sera a Napoli si è caricato sulle spalle il centrocampo in un momento difficile senza far rimpiangere uno come Biglia. Se aggiungiamo che ha solo 20 anni e che questo era il primo campionato che faceva in Serie A, direi che abbiamo tra le mani un futuro campione.
Da tifoso, ci dici cosa ti è rimasto più impresso di questa stagione?
Vedere l’unione della gente laziale dopo tanto tempo. Si è passati da uno stadio che mugugnava ad uno stadio che applaudiva, dai soliti che sono sempre presenti ad altri che sono tornati a vivere la squadra da vicino. Penso che questa sia la vittoria più bella. Anche perchè il popolo laziale quando è unito fa paura a tutti.
Senti Giuliano facciamo un passo indietro. Come hai vissuto Napoli-Lazio?
Faccio una premessa. Il Napoli è la squadra più difficile da affrontare sulla partita secca, tant’è che ha anche battuto spesso la Juventus nel corso di questi anni. Non era facile andarsi a giocare il terzo posto al San Paolo. Dopo il primo tempo sembrava tutto tranquillo. Una bella Lazio che aveva il controllo del match e che non veniva quasi mai messa in difficoltà. Nella ripresa invece, complice un blackout di dieci minuti, si è rimesso tutto in gioco e non ti nego che sul rigore ho veramente temuto il peggio. Per fortuna che il rigore è andato fuori e che la squadra ha vinto, meritatamente, la partita.
Volgendo lo sguardo al futuro, ci dici come si può migliorare questo gruppo che è già buono, ma che comunque ha bisogno di essere rinforzato in vista degli impegni in Europa?
Io credo che la priorità vada data ad un attaccante di grande spessore e ad un terzino sinistro. Il centrocampo mi sembra a posto e credo che verrà confermato in blocco. Mi auguro che si ripeta l’ottima campagna acquisti fatta nella passata sessione estiva di mercato.
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