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Il giocatore di Pallanuoto Mauti: “Sono laziale da sempre. Bravo Inzaghi. Abbiamo ristabilito la supremazia cittadina
EMANUELE MAUTI LAZIO – Ecco le parole del difensore del Latina pallanuoto…
EMANUELE MAUTI LAZIO – Emanuele Mauti, pallanuotista italiano, difensore del Latina ha parlato della Lazio. Il trentenne romano è un tifosissimo biancoceleste. Ha parlato ai microfoni di Lalaziosiamonoi, ecco le principali dichiarazioni riportate dalla Redazione di Lazionews.
SULLA PASSIONE BIANCOCELESTE – “Sono laziale da sempre. Tutta la mia famiglia è lazialissima e mio nonno ha sempre la sua aquiletta d’oro al collo, ma ha dovuto smettere di andare allo stadio perché sentiva troppo le partite. Mio zio ha in camera i poster della Lazio e Signori è in assoluto il suo giocatore preferito.”
SU INZAGHI – “Le ultime sette partite della passata stagione non mi aveva entusiasmato, ma quest’anno mi ha fatto proprio ricredere. Pensavo fosse troppo giovane e invece si è comportato alla grande. Ha sempre fatto le scelte giuste e ha dimostrato di essere un grande allenatore.”
SU KEITA – “Spero che rimanga alla Lazio, bisogna fare di tutto per trattenerlo. Spesso ha sbagliato atteggiamento, ma in campo fa la differenza. Ha doti soprattutto fisiche strepitose”
SULLA FINALE DI COPPA ITALIA – “Peccato, poteva andare meglio, magari potevamo gestire meglio Parolo e fare un altro cambio. La Juve è veramente forte”.
RICORDI ALLO STADIO – “Sono andato al derby del novembre 2012, c’era Petkovic in panchina. C’è stato un diluvio e sono arrivato fradicio allo stadio. Ero con due miei amici, ci siamo asciugati nel secondo tempo. Abbiamo vinto 3-2 e mi ricordo ancora il gol di Mauri e quello di Candreva. Quella punizione era centrale, ma con tutta quella pioggia il portiere se l’è buttata dentro da solo”
SUI DERBY – “Mi ha impressionato la concentrazione e il modo con cui abbiamo affrontato le partite. Eravamo sicuri di noi e, al contrario di quanto accadeva ultimamente, siamo stati sicuri di vincere. Tra errori arbitrali e sfortuna c’era sempre qualcosa che li premiava, stavolta non è stato così. Finalmente si sono ristabilite le gerarchie a Roma! Quando mi dicono che Roma è la Roma rosico. Roma è da sempre laziale e sarà per sempre così. Diciamo che quest’anno glielo abbiamo ricordato e devo dire che sono spariti.
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