Giovani e bravi: così la Lazio prepara il tesoro

IL CORRIERE DELLO SPORT (M.Marchetti) – La crisi impone la ricerca di soluzioni alternative e la Lazio non si fa trovare impreparata. Vista l’impossibilità di spendere e spandere come soli pochi club possono permettersi, la società biancoceleste si è messa in moto per andare a scovare giovani talenti, facendo il pieno in America Latina: due brasiliani e un colombiano. Felipe Anderson, Vinicius e Perea, tre classe ‘93, giovanissimi su cui costruire il futuro senza svenarsi. Non bisogna dimenticarsi poi i “prodotti fatti in casa“: la vittoria dello scudetto da parte della Primavera è frutto dell’incredibile lavoro di Bollini e il coronamento di tale opera è rappresentato dai 4 baby (Strakosha, Crecco, Cataldi e Keita) che andranno in ritiro con la Prima squadra ad Auronzo. La linea verde come necessità economica, ma anche come politica coscientemente abbracciata. L’età media si è abbassata a 26 anni dai 29 dell’ultima stagione e gli esempi vincenti in giro per il mondo calcistico, e non solo, sembrano dare ragione a chi ha il coraggio e la sfrontatezza di affidarsi ai baby.