Giro di allenatori in casa LAZIO. E REJA è in attesa…

LAZIONEWS.EU – Calciomercato a parte, in casa LAZIO c’è ancora l’annosa questione legata alla prossima guida tecnica da risolvere. Negli ultimi giorni la società biancoceleste è molto attiva sul fronte allenatori e le opzioni al vaglio sono molteplici: la coppia LOTITO-TARE sta ponderando bene sulla scelta da compiere, su chi sarà il prescelto per sedere sulla panchina il prossimo anno. La rosa di nomi è ben fornita e variegata: si parte da Edy REJA, ma le candidature riguardano anche Stefano PIOLI, Roberto DONADONI, Massimiliano ALLEGRI e Simone INZAGHI. La redazione di Lazionews.eu ha raccolto indiscrezioni esclusive nelle ultime ore per cercare di fare chiarezza sull’intera situazione.

REJA IN ATTESA – Qualche giorno fa Edy REJA ha confessato di scommettere sulla sua possibile permanenza alla LAZIO. Un’ipotesi remota fino a qualche tempo fa, ma che non è da non escludere a priori: il friulano gode della stima della società e potrebbe alla fine spuntarla sulla nutrita concorrenza. Ha un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno: nonostante quanto venne dichiarato a gennaio, il friulano firmò per sei mesi con opzione per il secondo. Un accordo stipulato sulla scorta dello schietto rapporto che ha col presidente LOTITO, col quale c’è un gentlemen’s agreement per proseguire insieme nel caso si trovasse l’intesa sul futuro. Al momento si trova nella sua Lucinico ed è in attesa di una chiamata da Roma: il vertice, previsto per questo fine settimana, è stato ulteriormente posticipato ma i contatti col presidente biancoceleste sono continui e frequenti. A conferma del sincero legame che lega i due, REJA è a conoscenza di tutti i movimenti di LOTITO che riguardano gli altri possibili allenatori ed entro la prossima settimana potrebbe essere convocato nel quartier generale per il tanto atteso summit.

LE PISTE “ESTERNE” – REJA non è l’unica soluzione che sta valutando la LAZIO. Trovano conferme le indiscrezioni che raccontano delle visite a Formello svolte nelle ultime settimane da PIOLI e DONADONI, due tecnici molto stimati dalla dirigenza. Partiamo da quest’ultimo: l’incontro è avvenuto nella giornata di giovedì ma c’è ancora distanza economica tra le parti, con l’allenatore ducale che vorrebbe portare con sé alcuni dei suoi collaboratori fedelissimi mentre LOTITO non vuol cambiare il proprio staff (dal preparatore dei portieri Grigioni fino al preparatore tecnico Bianchini). Proprio su questo punto la società biancoceleste sembra essere inamovibile: lo staff c’è, è di livello e non si tocca. Inoltre la futura guida tecnica, a prescindere da chi sia, verrà affiancata da Alberto BOLLINI, che continuerà nella propria avventura di allenatore in seconda. Molto gradito anche Stefano PIOLI che si è appena liberato dal BOLOGNA: l’allenatore parmigiano piace alla dirigenza per la sua capacità di lavorare con i giovani e per il gioco offensivo che fa esprimere alla propria squadra. Il suo è senza dubbio un profilo da tenere estremamente sott’occhio. In questo “calderone” figura anche il nome di Massimiliano ALLEGRI: con lui ancora non c’è stato ancora nessun incontro ufficiale, ma solamente dei contatti telefonici per sondarne la disponibilità. Il toscano piace a Formello e l’intesa economica non sarebbe un problema, nonostante percepisse 2,5 milioni di euro nel suo ultimo contratto al MILAN: al momento la sua posizione è in stand-by, ma le sue quotazioni potrebbero salire a breve.

INZAGHI IN RIBASSO – Chi è in ribasso invece è Simone INZAGHI, tecnico della Primavera. La soluzione interna intriga la dirigenza ma, dopo un’annata deludente come l’ultima, affidare la panchina a un tecnico emergente potrebbe essere un azzardo. Un rischio che la LAZIO non vuole correre: ‘Inzaghino‘ gode della stima più assoluta della società e le sue qualità sono indiscusse, ma affidandogli una panchina “bollente”, come è quella biancoceleste, si correrebbe il pericolo di bruciarlo. In un futuro lui potrebbe anche diventare l’allenatore della LAZIO, ma per il momento si preferisce farlo proseguire nel suo percorso di maturazione alla guida della Primavera laziale. Tanti nomi, molte indiscrezioni ed una sola certezza: alla fine la spunterà uno solo.

Daniele Gargiulo