GREGUCCI: “DE VRIJ non è un top-player. La Lazio dovrebbe prendere ASTORI”

NOTIZIE SS LAZIO – “De Vrij non è un top player, e sicuramente non vale 9 milioni”. Sono le parole di  Angelo Gregucci, ex biancoceleste intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radiosei. L’ex difensore biancoceleste continua la sua analisi su giocatori accostati alla Lazio: “Astori e Paletta? Paletta è un naturalizzato, non ha tenuto fede alle premesse. Era un bravissimo difensore e non ha avuto una formazione adeguata. Quindi, Astori tutta la vita. Bisogna vedere anche il contesto, fino a venti anni fa non si sarebbe mai pensato che i brasiliani sarebbero diventati i migliori difensori del mondo. Con Astori si potrebbe sperare in un rilancio del calciatore dopo una stagione non esaltante. Poi c’è il rischio che arrivino squadre come Inter e Juve. Ogbonna sarebbe un’ottima alternativa. Buon fisico e un centrale di difesa mancino che è merce molto rara”. Inevitabile un commento sulla potenziale partenza di Candreva: “Un’offerta di 35 milioni sarebbe irrinunciabile per Lotito. Ma servirebbe fare un’operazione come il Napoli ha fatto con Cavani. Il fatto è che il presidente Lotito per riportre la gente allo stadio deve riportare la squadra ai vecchi fasti. Arrivare al sesto/settimo posto fino a pochi anni fa ci poteva stare, adesso se arrivi sesto/settimo hai fallito. Dal punto di vista umano, secondo me ha tanti pregi anche se qualcosa la sbaglia. Bisogna fare un passo verso i tifosi dal punto di vista comunicativo”. Infine una analisi sulla prossima serie A : “Il Milan farà altri passaggi a vuoto, l’Inter di Thoir non è decifrabile, il calcio della Roma sta pagando per dei giovani molto importanti così come le cessioni. La Fiorentina gioca molto bene, in modo moderno. Noi dobbiamo accodarci a questo treno. Non possiamo fare guerra a queste realtà, non possiamo essere in conflitto. La Juventus resta ancora una spanna superiore a tutti. Pioli? E’ un ottimo professionista, questa è la sua grande occasione. Io aspetterei a valutarlo. Ne possiamo riparlare a fine mercato. Non esistono allenatori da Lazio o no. Esistono più o meno bravi. Dipende anche dagli organici a disposizione. Non può dipendere da una persona sola. Mancini? Vediamo cosa ci riserverà il futuro, non escludo la possibilità di tornare a lavorare insieme”.