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HERNANES: “Alla LAZIO posso dire solo ‘Grazie’! Contestazione? C’è da quando sono arrivato”
Il brasiano ha aggiunto: “Il ds Tare ha parlato con tutti i miei 10 procuratori e li ha convinti a portarmi a Roma; hanno creduto molto in me. Non capisco questa polemica…”
NOTIZIE SS LAZIO – La sua partenza nell‘ultimo giorno e nelle ultime ore del calciomercato di gennaio ha scatenato la reazione dei tifosi che erano molto affezionati a lui. Anderson Hernanes ha scelto di provare un’altra esperienza, viaggiando fino a Milano per risollevare l’Inter. Il brasiliano è tornato a parlare ieri sera del suo addio alla Lazio, ospite della trasmissione in onda su Italia 1 ‘Tiki Taka’. “Io mi lego molto facilmente alle persone. A Roma sono rimasto 3 anni e i tifosi mi hanno trattato in un modo molto caloroso.Cos’è la Lazio per me? Dico solo che quando ero al San Paolo avevo 10 procuratori che volevano mandarmi da tutte le parti. Igli Tare è venuto lì per parlare con ognuno di loro cercando di convincerli a portarmi a Roma. Hanno creduto molto in me, dandomi maggior visibilità e pertanto se c’è una parola che posso esprimere per la Lazio è ‘grazie’, anzi ‘obrigado’, per tutto quello che ha fatto per me e per la possibilità che mi ha dato. La contestazione? Non sono mai riuscito a capire da dove parta questa polemica ma è da quando sono arrivato che c’è. Purtroppo è così, spero che passi. Il rapporto con la Roma giallorossa? Era un po’ strano, ma anche da loro ho ricevuto molta considerazione. Quando mi incontravano mi dicevano ‘oh profeta sei un grande…però sono della Roma’ (ride, ndr). Anche a Milano succede. Pensavo che i tifosi fossero più freddi invece ho trovato anche qui molto calore. Ho capito che l’Italia è un Paese dove tutti amano il calcio. Sono molto contento perché questa nuova avventura è arrivata nel momento giusto della mia carriera. Mi sento a mio agio e voglio dare il mio contributo per riportare l’Inter dove merita”. Poi sul Mondiale: “Spero vinca il Brasile, ma l’Italia quando arriva il momento va sempre temuta. È una squadra di tradizione”.
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