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HERNANES VS GUARIN, gol, classe e… rumors di mercato
LAZIO-INTER, IL FACCIA A FACCIA. I due sudamericani hanno cambiato nel tempo le loro rispettive posizioni in campo, evolvendosi all’inverso…
LAZIO-INTER. IL FACCIA A FACCIA: HERNANES VS GUARIN
Riprende la Serie A dopo la pausa natalizia con una partita tutt’altro che facile per la LAZIO: la sfida casalinga contro l’INTER che si disputerà lunedì 6 gennaio alle ore 18.30. E dalla calza della befana viene fuori uno scontro avvincente tra due signori del centrocampo: HERNANES e GUARIN. Croce e delizia delle due compagini, se girano loro, girano tutta la squadra. Sono direttori d’orchestra con caratteristiche differenti ma con una qualità in comune: una potenza e una precisione notevole nei tiri dalla lunga distanza. Negli anni italiani hanno subito modifiche tattiche “all’inverso”: il Profeta è arrivato alla LAZIO con l’etichetta di “trequartista”, ruolo che ha occupato in maniera egregia nella prima esperienza con REJA in panchina, ma poi si è spostato sempre più dietro nello scacchiere tattico biancoceleste. PETKOVIC, sotto richiesta della stesso giocatore, gli ha ritagliato il ruolo di interno di centrocampo e in qualche caso addirittura di centrocampista centrale davanti la difesa. Al contrario GUARIN nasce come interno di centrocampo, ma sia mister Stramaccioni che lo stesso Mazzarri, per provare a sfruttare meglio le sue doti conclusive, lo hanno spostato in avanti posizionandolo sempre più spesso alle spalle della punta. Capaci di verticalizzare il gioco come pochi e rapidi di pensiero, non disdegnano nemmeno il tackle, anche se è GUARIN l’uomo che ha più quantità e forza fisica. Il Profeta, invece, ha una fantasia e una creatività superiore al colombiano che in questa stagione sta mettendo poco in mostra. I due sono copie sbiadite del GUARIN e dell’HERNANES della passata stagione non solo a causa della non eccelsa stagione delle due squadre. I due sudamericani stanno vivendo un inizio di stagione in chiaroscuro anche perché le sirene del mercato distoglierebbero l’attenzione di chiunque, soprattutto se le società interessate ai due sono Big di Europa. Il Chelsea e il Tottenham, solo per fare i nomi di due squadre interessate, premono per averli con loro e ci proveranno anche in questo mercato di gennaio. Nel bene e nel male, chi riuscirà a lasciare maggiormente il segno nel tardo pomeriggio di lunedì, potrà indirizzare la partita. E potrà mettersi in vetrina aspettando che una BIG bussi decisa alla porta della dirigenza per acquistare il cartellino del giocatore. Ma servono almeno 20 Milioni di euro…
ANDERSON HERNANES, IL PROFETA
Nato ad Alianca il 29 maggio 1985, HERNANES cresce calcisticamente nelle giovanili dell’Unibol Pernambuco, piccola squadra della sua città. I primi passi nel professionismo li percorre con il San Paolo che lo tessera nel 2001 e con il quale inizia nelle giovanili per poi esordire in prima squadra nel 2005 disputando 16 partite e 3 gol. Passa in prestito al Santo André nel quale gioca la sua prima buona stagione da titolare. Torna al San Paolo e rimane in squadra dal 2007 al 2010 collezionando un totale di 99 gare condite da 20 gol e 14 assist. Il 6 agosto 2010 viene acquistato dalla LAZIO per 13,5 Milioni di euro e diventa uno dei giocatori più pagati di sempre da LOTITO. L’allenatore REJA gli affida sin dall’inizio il ruolo del titolare posizionandolo come trequartista. Segna la prima rete con la LAZIO su calcio di rigore nella seconda giornata di Campionato, chiudendo la partita col Bologna (3-1) all’ultimo minuto. Il 19 gennaio 2011 realizza, con un calcio di rigore, la sua prima rete in Coppa Italia, nonché la sua prima rete in un derby, vinto dai rivali giallorossi per 2-1. Chiude la stagione 2010-11 con 36 presenze e 11 gol e 6 assist in Campionato. La stagione 2011-12 vede la sua consacrazione: non solo 31 presenze, 8 gol e 3 assist in campionato ma soprattutto 2 gol nel derby, uno all’andata e uno al ritorno. Ottima anche la stagione successiva, in cui viene spostato come interno di centrocampo: 11 gol in 34 presenze in A e la vittoria dellla Coppa Italia, anche se non riesce ad essere continuo. Poi arriva l’estate 2013, la convocazione in Confederations Cup con il Brasile, le chiacchiere di mercato che ogni giorno lo vedono in una squadra diversa, poi quelle relativa al non rinnovo del contratto, questo inizio di stagione un po’ insufficiente in cui è stato molto criticato e adesso il ritorno dell’allenatore che ha creduto in lui più di tutti: REJA. Al momento il suo score totale, tra coppe e campionato, dice 20 presenze 3 gol e 3 assist. Con REJA spera d tornare quello di due anni fa.
FREDY GUARIN
Nato in Colombia a Puerto Boyacà il 30 giugno del 1986. Fredy GUARIN inizia la sua carriera nelle giovanili dell’Envigado, squadra con la quale rimane sino al 2005, prima di essere mandato in prestito al Boca Juniors in Argentina. Nel 2006 ecco il so arrivo in Europa in prestito al Saint-Etienne che lo riscatta e lo tiene in rosa fino al 2008. Nell’estate del 2008 ecco la prima significativa svolta della sua carriera: il passaggio al Porto. Ma sono non sono molti i minuti che disputa nella stagione 2008-09 anche perché chiuso da un centrocampo davvero forte. Riesce comunque a mettere assieme 15 presenze in campionato e a trovare la sua prima rete con la maglia della società portoghese. A fine stagione, grazie anche al suo apporto, il Porto vince il campionato e la Coppa nazionale. Nel 2009-10 aumenta il suo minutaggio e mette assieme 19 presenze 4 gol e 6 assist in campionato e anche 3 reti nella coppa nazionale che viene vinta di nuovo dal Porto. Nel 2010-11 ecco arrivare la sua consacrazione. Il colombiano è cresciuto molto in questi anni in Potogallo ma la maglia da titolare ancora non è sua. Davanti a lui, nelle gerarchie di Voillas-Boas c’è Raul Meireles che però viene ceduto al Liverpool e per lui c’è più spazio. Anche grazie alla sue ottime prove ai suoi gol il Porto vince Campionato, Coppa di Portogallo e l’Europa League. Per lui 14 presenze, 5 reti e 3 assist in Europa, più 5 gol e 1 assist in 22 gare di campionato. La crescita nella seconda parte di stagione lo fa finire sui taccuini di tanti diesse italiani, primi fra tutti quelli della Juventus e dell’Inter. Rimane al Porto fino a gennaio 2012 e poi viene acquistato dall’Inter. A causa di un brutto infortunio muscolare riesce a esordire in Italia solo ad aprile 2012. Disputa 6 gare con la maglia nerazzura e riesce comunque a servire 3 assist. Ed ecco arrivare il suo primo anno effettivo con l’Inter, ma la sfortuna vuole che sia una delle peggiori annate della storia del club milanese. Tuttavia lui si mette in mostra: 45 partite in stagione, 10 gol, 12 assist. E poi ecco il nuovo corso firmato Mazzarri: è titolare inamovibile e in 17 gare ha messo a segno 3 reti e 7 assist, ma non riesce ancora ad essere continuo.
Carmine Errico
TWITTER:@carmineerrico
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