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IL CORRIERE DELLO SPORT. Hernanes: «Lazio, ora vinciamo!»
Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport sulle parole del centrocampista brasiliano, che parla a tutto tondo da Recife, sua città natale…
IL CORRIERE DELLO SPORT. Hernanes: «Lazio, ora vinciamo!»
Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport sulle parole del centrocampista brasiliano, che parla a tutto tondo da Recife, sua città natale…
(foto Getty Images)
ROMA – Una cartolina dal Brasile: «E’ troppo presto per tornare in Brasile, voglio continuare la mia carriera nella Lazio e voglio vincere alcuni titoli. Sono molto felice a Roma, non penso di lasciare subito, il prossimo anno farò ancora meglio, crescerò in Italia» . E’ la cartolina di Hernanes, l’ha inviata dal Brasile. Il Profeta è in vacanza e sogna, si sta riposando dopo 82 partite ufficiali giocate dal gennaio 2010 al maggio 2011. Si sta rilassando a Recife, nella sua città di nascita, con la moglie Erica e i figli Ezechiele e Lucia. […]
IL SUO “MAESTRO” –Hernanes pensa al futuro, pensa alla Lazio e alla nuova stagione:«Sarebbe stato meglio giocare in Champions League, ma non ho rimpianti, sono felice. E il gruppo è molto contento perché quest’anno abbiamo conquistato 20 punti in più rispetto al torneo precedente, è stato compiuto un salto in avanti molto grande. Siamo in grado di crescere e di ottenere ancora di più, ripartiremo più carichi di prima». Hernanes ha parlato in Brasile, alla Gazeta Esportiva, ha rilasciato una lunga intervista, ha affrontato tutti i temi legati alla sua vita. La Lazio, il Brasile, la religione, il rapporto con Jota Alves, uno studioso del calcio, uno “scienziato” che lo aiuta a crescere, il suo maestro:«In Italia ho continuato a sentirlo, a lavorare con lui attraverso i contatti telefonici, mi vede giocare sempre e poi commenta la mia prestazione. Lui vede il campo in modo diverso, il calcio è molto empirico, si impara per strada facendo tentativi e compiendo errori. Ha studiato un programma di lavoro tecnico e scientifico. A suo avviso in ogni posizione del terreno di gioco è necessario utilizzare una tecnica, non basta affidarsi all’intuizione. Dopo le partite, ad esempio, mi dice dove e perché ho sbagliato».
L’ITALIA –Hernanes ha messo in mostra il suo talento, ha segnato 12 gol totali (undici in serie A e uno in Coppa Italia), sentiva addosso forti responsabilità:«Il risultato collettivo è stato molto buono e lo è stato anche quello personale. Ripeto, il gruppo è sicuro di poter vivere un anno ancora più bello, abbiamo raccolto solo i primi frutti. I dodici gol mi hanno resofelice, è solo l’inizio…». Hernanes e Zarate sono stati gli investimenti più costosi della Lazio e continueranno ad essere i due gioielli del futuro:«E’ una responsabilità essere considerato un investimento economico elevato perché devi ripagare in campo la tua squadra».
IL RUOLO –Hernanes si è trasformato in attaccante, ha giocato come trequartista, continuerà ad esibirsi in questo ruolo, ha promesso altri gol:«Giocando in una posizione più avanzata ho possibilità di segnare e di trovare spazio per assistere i miei compagni». Si è adattato subito:«Quando sono arrivato in Italia mi sono impegnato per imparare la lingua e la cultura. Sono stato accolto molto bene e questo mi ha aiutato. Mi preoccupavano due cose, il clima e il cibo, non mi possono mancare fagioli, riso e farina. Il mio procuratore mi ha fatto avere qualche chilo di fagioli, ma la cucina italiana è molto buona. Non sono come altri giocatori, non mi lamento di nulla».[…]
LA NAZIONALE –Hernanes è in vacanza “forzata”, sperava nella convocazione del Brasile e nella partecipazione alla Coppa America, si presenterà nel ritiro di Auronzo il 7 luglio, la Lazio già lo aspetta:«Voglio giocare nel Brasile, l’obiettivo è difendere il mio Paese. Ho avuto un’opportunità ed è accaduto un incidente, sono sicuro che avrò un’altra possibilità, non devo lasciarmi andare». L’incidente è accaduto nell’amichevole di febbraio contro la Francia, fu espulso per un intervento scomposto su Benzema:«C’era un clima di rivincita, volevamo vincere facendo i duri. Benzema fece un pallonetto su Lucas, ho pensato “devo prendere quella palla”. Sono andato con molta foga verso di lui, ma Benzema mi ha anticipato con la coscia e il mio piede era già vicino al suo petto, è stato solo un incidente, una normale azione di gioco». […]
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