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IL CORRIERE DELLO SPORT. Lazio, con l’Europa il primato cittadino
Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport che analizza la stagione della squadra biancoceleste, tra rimpianti, sogni e conquiste…
IL CORRIERE DELLO SPORT. Lazio, con l’Europa il primato cittadino
Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport che analizza la stagione della squadra biancoceleste, tra rimpianti, sogni e conquiste...
(foto Getty Images)
ROMA – Torna in Europa la Lazio, due anni dopo l’ultima volta. Lotito e Reja contano di ripresentarsi in un altro modo. Nella passata stagione, dopo l’illusione della finale di Supercoppa a Pechino, l’Europa League per Ballardini si trasformò in un’esperienza terribile. Il tecnico friulano succede a Delio Rossi, che aveva salutato la Lazio alzando la Coppa Italia nel maggio 2009 e regalando la terza qualificazione europea in quattro anni di gestione. La certezza matematica s’è consumata con il tonfo della Juventus a Parma. La rimonta del Catania, firmata da Bergessio e Gomez, ha fatto il resto. Manca un punto alla Lazio per chiudere il campionato al quinto posto, ma soprattutto davanti alla Roma. Magra consolazione, ripensando a come potrebbe essere sfumata la Champions, ma un piccolo titolo da annoverare per Lotito, che non era mai riuscito a precedere i giallorossi in campionato. L’ultima volta era accaduto nella stagione 2002/ 03, quando la squadra allenata da Roberto Mancini si piazzò al quarto posto a quota 60 punti ( realizzati in 34 giornate) e con undici lunghezze di vantaggio sulla Roma, ottava in classifica. Una stagione in cui maturò l’addio di Sergio Cragnotti e l’avvento di Capitalia nell’azionariato biancoceleste. Da allora la Lazio s’è sempre piazzata dietro ai giallorossi. […]
RIMPIANTI –Reja è partito in testa e ha mantenuto la Lazio per quasi tutto il campionato tra il primo e il quarto posto, perso allo stadio Friuli domenica scorsa per il ko nel confronto diretto con l’Udinese. Sarebbe bastato il pareggio per evitare il sorpasso. Ora serve quasi un miracolo, un controsorpasso negli ultimi novanta minuti. C’è una sola possibilità: vincere a Lecce e augurarsi che il Milan, già campione d’Italia, compia un’impresa battendo l’Udinese al Friuli. […]
DIFFERENZA RETI –Quel gol di Kozak ha almeno riequilibrato il conto nei confronti diretti con l’Udinese (3-2 per la Lazio all’andata,1-2 al ritorno). Servirà a niente, anche se statisticamente un conto si può fare. Nel caso in cui la Lazio vincesse a Lecce e al Friuli venisse fuori un pareggio, ci sarebbe un arrivo ex aequo con 66 punti al quarto posto tra Reja e Guidolin. Considerando la parità nei confronti diretti, deciderebbe la differenza reti generale. L’Udinese è largamente in vantaggio: + 22 (65 gol fatti, 43 subiti) contro il + 14 della Lazio (51 gol fatti, 37 subiti). In caso di pareggio tra Udinese e Milan, a Reja servirebbe una vittoria con 9 gol di scarto a Lecce, non di 8 perché a parità di differenza reti generale peserebbe il maggior numero di gol realizzato dalla squadra di Guidolin. Per gli amanti delle statistiche il 9-0, il 10-1 o l’11-2 sarebbero i risultati utili per la Lazio. Basterebbe, invece, anche una vittoria di misura a Lecce (1-0, 2-1, 3-2 e così via) se il Milan battesse l’Udinese. Nessuno, però, si illude.
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