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IL CORRIERE DELLO SPORT. Lazio, il progetto è a breve termine: l’età media è alta

Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport. La società biancoceleste ha puntato su giocatori d’esperienza…

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IL CORRIERE DELLO SPORT. Lazio, il progetto è a breve termine: l’età media è alta

Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport. La società biancoceleste ha puntato su giocatori d’esperienza…

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ROMA – E’ la Lazio degli esperti, di campioni come Klose e Cisse. Ma è anche una Lazio più vecchia rispetto all’anno scorso e con me­no prospettiva futura. Da luglio 2010 ad oggi i biancocelesti hanno perso Kolarov, Lichtsteiner, Mu­slera e Zarate, i giovani d’oro sui quali si doveva costruire il futuro (senza dimenticare il baby Farao­ni, preso dall’Inter a parametro zero…). L’età media è cresciuta di quasi un anno, dai 27,9 dell’anno scorso ai 28,7 di quest’anno. La presenza in organico di baby co­me Cavanda e Ceccarelli rende meno ampia la forbice, ma diffi­cilmente troveranno posto ( Cec­carelli è in lista Uefa, spera nel­l’Europa).

I DATI –L’età media dei sette acqui­sti 2011-12 è di oltre 29 anni (29,1 per la precisione). Il più giovane della lista è Senad Lulic (viaggia verso i 26 anni), per il resto sono arrivati Klose, Cisse e Stankevi­cius (il primo ha 33 anni, gli altri due 30). Nel conto vanno compre­si Konko ( 27), Marchetti e Cana ( 28). Il diesse Tare nella confe­renza di fine mercato ha detto che« per i prossimi due- tre anni il no­stro obiettivo è crescere ancora di più». L’obiettivo immediato, sem­pre secondo le parole del dirigen­te albanese, è« migliorare il risul­tato dell’anno scorso ». Sono pro­getti a breve termine, non può es­sere altrimenti e si spera che la Lazio in futuro decida di ripunta­re sui giovani per garantirsi un fu­turo. Reja ha perso la qualificazio­ne in Champions a causa della dif­ferenza reti, ha sorriso all’Udine­se. Per agganciare il terzo posto e tornare in prima fila in Europa i biancocelesti hanno deciso di pun­tare su uomini esperti sacrifican­do ragazzi di talento. […]

LA STRATEGIA -[…] E’ il caso di Julio Cruz, arrivò a 35 anni e fu un disastro. Non è il caso di Brocchi ( viaggiava verso i 33 anni) che ha sempre dimostrato il suo valore e si è rivelato utilissimo. Lotito e Tare, è vero, hanno puntato su Hernanes un anno fa, su un 25enne che era però già conosciuto al calcio inter­nazionale ed era stato più volte vi­cino a club italiani, non era certoun giovanissimo. Nel calcio si fan­no delle scelte: stavolta la Lazio ha deciso di invecchiare la sua ro­sa, non di svecchiarla. Il campo sarà giudice, i dirigenti e Reja si sono presi una grossa responsabi­lità: hanno venduto Kolarov, Lichtstei­ner, Muslera e Za­rate nel giro di un solo anno, hanno smembrato la squa­dra, le hanno dato un nuovo volto e si aspettano risultati. E’ tutto nelle mani di Reja, è il tecnico più esperto della serie A dall’alto dei suoi 65 anni (saranno 66 ad ottobre). Que­st’anno guida una Lazio più pron­ta e anche per questo è chiamato a vincere o quantomeno a fare be­ne. E poi i tifosi non gli perdone­ranno niente dopo la cessione diZarate.

I TRENTENNI –Su trentuno giocatori sono ben quindici quelli che viag­giano dai 30 anni in su. In porta, come secondo di Marchetti, c’è Bizzarri; in difesa Biava, Scaloni, Stendardo, Dias, Zauri e Stanke­vicius; a centrocampo Brocchi, Mauri, Matuzalem e Del Nero; in avanti Rocchi, Sculli, Cisse e Klo­se. Tra i bomber solo Kozak è po­co sopra i 20 anni. La Lazio degli esperti non può fallire, deve guar­dare al presente, deve convince­re, deve mettere in mostra le sue qualità, la sua prontezza.[…]

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