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IL CORRIERE DELLO SPORT. Lazio sotto choc
Una sintesi dell’articolo de “Il Corriere dello Sport”: Mirko Fersini, 17 anni, è in fin di vita dopo un terribile schianto con il suo scooter. Lo strazio di genitori e amici
IL CORRIERE DELLO SPORT. Lazio sotto choc
Un figlio della Lazio è in fin di vita. Mirko Fersini, 17 anni compiuti l’8 marzo, laziale da sempre, è in fin di vita all’ospedale San Camillo di Roma: «Coma irreversibile» , dicono i medici, non è operabile. «Non ha speranze» , ripete papà Roberto camminando nel corridoio che costeggia l’ingresso del reparto di Rianimazione. Lui e mamma Katia sono stati avvertiti, non ci sono speranze. Hanno una forza incredibile, si sono detti pronti ad autorizzare l’espianto degli organi, è un dono prezioso. «Mirko deve continuare a vivere» , ripetono i suoi cari mostrando compostezza nel dolore. Sanno cosa li aspetta. Il povero Mirko Fersini è stato vittima di un incidente stradale ieri mattina, in viale Danubio, a Fiumicino, lì dove vive con la famiglia. Era alla guida del suo 125, un motorino acquistato circa 10 giorni fa, era nuovo di zecca. Intorno alle 11 s’è schiantato contro un cassonetto posizionato sul bordo della strada, l’impatto è stato fortissimo, ha battuto la testa. Il casco si sarebbe slacciato, Mirko avrebbe perso il controllo del motociclo per colpa di una buca. La dinamica dell’incidente è al vaglio degli inquirenti, non ci sono certezze. Le sue condizioni sono apparse subito disperate: ha riportato un’emorragia cerebrale e varie fratture al cranio. Tecnicamente non è stata dichiarata la morte cerebrale, ma le lesioni sono gravissime. Mirko è ancora vivo perché è «un lottatore, è una forza della natura» dice chi lo conosce. Il suo cuore è forte, continua a battere, ha una fibra di ferro. L’incidente lo ha ridotto in fin di vita. La notizia ha sconvolto tutti: Inzaghi e i compagni di Mirko si sono catapultati in ospedale. C’era anche Rocco Giordano con papà Bruno, fa parte degli Allievi. Lui e gli altri ragazzi sono rimasti tutto il giorno fuori dalla porta che dà accesso al reparto in cui è ricoverato. Non si sono mossi da lì. Sono tutti distrutti, piangono, tengono le mani tra i capelli. Si sono stretti accanto ai genitori di Mirko, a Tania e Marika, le sorelle più grandi, alla sua fidanzatina che piange.
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