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IL CORRIERE DELLO SPORT. Lichtsteiner: «Lazio, ti lascerei solo per una big»
Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport sulle parole del terzino biancoceleste…
IL CORRIERE DELLO SPORT. Lichtsteiner: «Lazio, ti lascerei solo per una big»
Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport sulle parole del terzino biancoceleste…
(foto Getty Images)
AGROPOLI – E’ innamorato della Lazio, a tal punto da rischiare un braccio, un piede o una mano come successo domenica col Genoa: «Non è stato facile giocare con la mano destra fratturata, a volte mi mancava l’equilibrio e sentivo dolore, ma non potevo restare fuori» . E’ innamorato della Lazio, ma il suo futuro potrebbe essere diverso, ai sogni non si comanda: «Amo la Lazio, amo questa maglia, mi dà tanto. Amo Roma e amo giocare il derby anche se ultimamente ci sono andati male. Il futuro? Vediamo cosa succede nel mercato, io sogno di vincere titoli importanti. Nella Lazio sono molto felice, mi sento bene, ho vinto due Coppe nel mio primo anno, ma se dovesse capitare l’occasione per fare un passo in avanti la valuterei, dovrebbe trattarsi di un top club, di una di quelle occasioni a cui non si può dire di no…» . Stephan Lichtsteiner è “Calcio e amore”, come lo slogan della manifestazione benefica organizzata ieri da Guglielmo Stendardo ad Agropoli. […]
Lichtsteiner sogna in grande. Ma la Lazio gli sta stretta?
«Non è così. A Roma si può vincere, la Lazio può farlo, siamo una squadra con tantissima qualità, manca poco per diventare veramente grandi, ma è normale riflettere sul futuro. Dove andrò? Si sentono tante voci, vedremo presto se sono vere o meno. Io voglio conquistare grandi traguardi, che sia con la Lazio o con altri club».
La qualificazione in Champions è appesa a un filo, per quest’anno niente sogni di gloria a meno che…
«Il Milan è campione d’Italia, penso e spero che voglia concludere al meglio la stagione e che faccia una bella partita domenica. Continuiamo a credere nella possibilità di andare in Champions, la Lazio deve fare il suo dovere a Lecce».
L’Europa League sarebbe un contentino vista l’annata?
«Se ad agosto qualcuno mi avesse detto “arriverete all’ultima giornata con la possibilità di conquistare la qualificazione in Champions”, avrei firmato all’istante. Nelle ultime partite siamo stati sfortunati, soprattutto a Napoli e con la Juve. Abbiamo sbagliato il primo tempo contro l’Udinese, per il resto la Lazio non ha demeritato ».
[…]
Spesso siete stati accusati di giocare con timore, soprattutto nei derby… Cosa risponde ai critici?
«Abbiamo preso dei gol stupidi, ma posso assicurare che non abbiamo mai giocato con paura. Contro di noi nessuno può dire nulla, capisco però i tifosi, sono delusi per i cinque derby persi, il prossimo anno faremo di tutto per vincere contro la Roma».
La Lazio non vince più i derby, perché?
«A volte forse siamo stati sfortunati, ma ci è mancato qualcosa, la mentalità vincente, quella che fa la differenza nei momenti di difficoltà».
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Ballardini le ha fatto vivere un incubo, l’anno scorso ha pensato di andare via?
«Non ho mai pensato di andare via, l’anno scorso è stato difficile per tutti e poi non puoi sempre giocare ai massimi livelli, può capitare che un’annata sia storta. Con Reja c’è stata la mia rinascita, mi sono sentito come nel primo anno quando c’era Rossi. Sono due tecnici importanti, lo sono stati per la mia carriera. Per me Ballardini non è stato un problema, ha fatto le sue scelte».
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La Lazio ripartirà da Reja, è la scelta giusta?
«Reja è l’allenatore giusto ed è giusto andare avanti con lui. Non è facile allenare a Roma, è un ottimo allenatore, non capisco i fischi che gli vengono rivolti, non posso capirli».
Hernanes goleador ha sorpreso anche i compagni?
«Hernanes vuole sempre vincere. Ha dato 6,5 alla nostra stagione? Il suo voto è un ottimo segnale per il futuro. E’ un leader, nei momenti di difficoltà ha preso la parola nello spogliatoio, non si è mai tirato indietro ».
Reto Ziegler, suo amico e connazionale, sembrava ad un passo dalla Lazio, adesso non è più così. Cosa è successo?
« Ziegler voleva venire alla Lazio, mi ha detto che stava parlando con la società, io ho fatto buona pubblicità del club e della città. Gli ho detto che i tifosi sono unici e che è impressionante giocare all’Olimpico, anche per questo scendo in campo con un piede o una mano rotti. Sul contratto non so, non posso farglielo io». Già deve pensare al suo.
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