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Il doppio ex Frezzolini: “Lazio, sei ancora un punto interrogativo”. Poi su Keita…

NOTIZIE LAZIO – Poi ha parlato della prossima gara, quella contro la Juventus…

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NOTIZIE LAZIO – La Lazio centra la prima vittoria stagionale a Bergamo contro l’Atalanta. Il doppio ex Giorgio Frezzolini, intervenuto dalla trasmissione radiofonica “Laziali On Air”, ha parlato dell’inizio di stagione del club che l’ha lanciato.

Ti aspettavi una Lazio così bella nonostante le problematiche, anche interne, che hanno segnato la vigilia del match?

“Secondo me la Lazio è ancora un punto interrogativo. Questa vittoria, se vista in un certo modo, può essere più negativa che positiva. La Lazio è ancora un cantiere aperto, una squadra che deve trovare la sua identità. Non aver saputo gestire lo 0-3 denota il fatto che il gruppo non ha ancora raggiunto un adeguato livello di maturità. Ci sono comunque lati positivi, come la grande efficacia dell’attacco, che è stato brillantissimo anche oltre le aspettative. Chiaro che comunque l’importante è vincere, con i tre punti acquisiti tutte le analisi si possono fare con maggiore serenità”.

E’ mancata probabilmente l’esperienza per gestire al meglio il vantaggio:

“Determinate situazioni sono nate probabilmente dalla confusione che si percepisce all’interno dell’ambiente Lazio. Manca ancora il sostituto di Candreva. Anche l’esordio di Lombardi, per quanto decisivo ed importante, è arrivato praticamente per caso. Poi è giusto dire che l’Atalanta è tornata in partita per due infortuni del portiere. Magari senza quegli errori la partita sarebbe filata via più tranquillamente per i biancocelesti”.

Sui portieri della Lazio:

Scegliendo Marchetti secondo me Inzaghi ha fatto la scelta più logica. Si tratta di un estremo difensore che è una spanna avanti rispetto ai suoi colleghi. E’ logico però che poi non si vive di ricordi. Federico deve capire che per rendere secondo il suo valore deve essere sempre al cento per cento. Su Berisha, credo sia sbagliato a prescindere promettere un posto da titolare ignorando la concorrenza interna che c’è in tutte le squadre. Poi è chiaro che un portiere deve essere aiutato anche dalla difesa. In questo senso il recupero di De Vrij può essere molto importante”.

Chi ti ha impressionato favorevolmente tra i nuovi della Lazio domenica sera?

Avevo qualche dubbio su Immobile, ma ha dimostrato immediatamente di essere pronto e coinvolto nel progetto. Tra i veterani mi aspettavo qualcosa in più da Biglia, ma è chiaro che ad inizio campionato si può non essere ancora al meglio”.

Sul caso Keita:

“Io penso che determinati problemi vadano risolti all’interno di quattro mura, tra società e calciatore. Così si è innescato un teatrino comico. Posso dire che all’Atalanta c’è un’organizzazione che previene situazioni come queste. Giocatori scontenti che possono avere comportamenti che ledono l’immagine del calciatore e del club vengono accantonati dall’inizio. Tutti sono utili, ma nessuno è indispensabile. Indossare la maglia della Lazio deve essere un onore”.

L’attuale allenatore dell’Atalanta, Gasperini, era stato accostato spesso alla Lazio all’inizio dell’estate:

“Secondo me Gasperini è un buonissimo allenatore, di grande esperienza. Anche per lui, dopo tanti anni al Genoa, l’Atalanta è un’esperienza nuova. Sta provando a portare una mentalità propositiva, può dare tanto proprio alla luce dei suoi tanti anni passati ad allenare in Serie A”.

Su Simone Inzaghi:

“Ritengo che un po’ di gavetta prima di lanciarsi ai massimi livelli farebbe sempre bene. Forse alla Lazio attuale serviva un allenatore un po’ più esperto, anche alla luce delle enormi pressioni che ci sono costantemente attorno al club”.

Per attutire queste pressioni, la Lazio ha introdotto la figura del club manager, scegliendo Angelo Peruzzi:

“Conosco Angelo da tanti anni e mi sembra davvero un ruolo adatto a lui. Può portare all’interno dello spogliatoio quell’esperienza che per forza di cose potrebbe mancare a Simone Inzaghi in alcuni frangenti”.

Parlando delle altre squadre, stasera la Roma giocherà il primo appuntamento decisivo della stagione, giocandosi l’accesso in Champions League contro il Porto

“Sarà una partita molto aperta, il Porto è un’ottima squadra ed ha le qualità per fare l’impresa, anche se ovviamente la Roma è favorita dopo l’andata”.

Domenica Lazio-Juventus, una sfida da far subito tremare i polsi. Può essere un bene affrontare subito la corazzata bianconera?

“Alla Juventus al momento, come è logico che sia, mancano gli automatismi perfetti, anche se i guizzi dei singoli sono sempre micidiali. Forse è meglio affrontarla già alla seconda giornata. Ci sarà l’ambiente giusto e gli avversari non sono ancora rodati, anche se la Juventus, se azzecca la partita, è semplicemente fuori categoria”.

Infine una considerazione sulle milanesi, la cui assenza ad alti livelli forse ha influito sul calo tecnico generale della Serie A:

“Sicuramente il calo delle milanesi ha permesso a molte squadre di insediarsi ad alti livelli nella classifica della Serie A. Anche i problemi di Milan e Inter sono figli della non programmazione. I nerazzurri hanno cambiato l’allenatore quindici giorni prima dell’inizio del nuovo campionato, sono decisioni che portano conseguenze. Questo vale anche per il Milan, che almeno con Montella ha potuto pianificare la gestione tecnica dall’inizio dell’estate. L’arrivo delle nuove proprietà potrebbe regalare un mercato invernale importante, ma intervenire a stagione in corso difficilmente porta correzioni decisive nell’ottica degli obiettivi finali da raggiungere”.

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