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Il prefetto di Roma Gabrielli: “Derby a porte chiuse una provocazione, ma non si possono destinare 1700 uomini a una partita”
Ancora una volta del derby della Capitale non si è parlato solo del risultato sul campo…
NOTIZIE LAZIO – Ancora una volta del derby della Capitale non si è parlato solo del risultato sul campo, ma anche dei fatti avvenuti all’esterno dello Stadio Olimpico. Il Prefetto di Roma Franco Gabrielli ha spesso lanciato l’ipotesi di disputare la stracittadina senza tifosi. “È ovvio che giocare il derby a porte chiuse è una provocazione – ha detto l’ex capo della Protezione Civile a ‘Leggo’ –, non si va così leggeri nel prendere decisioni di questo tipo. Ma le motivazioni alla base della provocazione ci stanno tutte: non si possono destinare 1700 uomini alla gestione di un evento sportivo, mentre la gente nei municipi mi dice che non vede una volante. Non ce lo possiamo permettere. È diventata ormai una prerogativa romana l’uso dei coltelli, delle lame, che per fortuna spesso si risolvono in fatti gravi ma non gravissimi, le famose puncicate“.
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