Il sapore amaro della sconfitta, gli ex romanisti affondano la Lazio

Pubblicato l’1/11 alle 22.38

LAZIONEWS.EU – Doveva essere la partita della svolta, Pioli era stato chiaro. “Dobbiamo capire cosa fare da grandi” aveva dichiarato nella conferenza stampa della vigilia. E invece la Lazio si scopre ancora una volta fragile, bocciata all’esame di maturità. I biancocelesti non sono quelli dei tempi migliori, si capisce subito. Bonaventura prova ad impenserire Marchetti, il suo tiro sorvola la traversa. E’ un campanello d’allarme, ma la Lazio non recepisce. Il destino lancia segnali, i biancocelesti non colgono. E così Cerci è libero di fare ciò che vuole sulla destra, tiro cross, Marchetti smanaccia proprio sui piedi di Bertolacci. All’ex romanista non pare vero, tap-in troppo facile per poter sbagliare, il Milan è in vantaggio. L’unico brivido alla porta milanista lo provoca Donnarumma che, su retropassaggio, si esibisce nella gambeta davanti agli occhi di Felipe Anderson, poi è ancora Cerci a far sudare freddo i tifosi laziali. Stop che brucia Lulic e sinistro che colpisce il palo. La reazione della Lazio è tutta nel tiro di Felipe Anderson, bloccato agevolmente dal giovane estremo difensore rossonero. Troppo poco per sperare di portare a casa la posta in palio, la Lazio più brutta della stagione va negli spogliatoi meritatamente in svantaggio.

Al rientro in campo dentro Cataldi, fuori Onazi. Ma il cambio non sortisce effetti. La sostituzione giusta la azzecca Mihajlovic, bravo e fortunato: Alex si fa male in uno scontro con Donnarumma, dentro Mexes. Al francese bastano due minuti per bucare Marchetti. L’estremo difensore laziale esce a vuoto, per l’ex romanista è un gioco da ragazzi insaccare. Bertolacci, Cerci, Mexes: eccoli gli assassini della Lazio, per loro il derby è già iniziato. Pioli si gioca le carte Matri e Kishna, fuori Milinkovic-Savic e Candreva. L’olandese avrebbe anche il merito di riuscire ad accorciare, ma sul tiro di Felipe Anderson è in fuorigioco. La resa arriva al minuto 79: Bonaventura lancia Bacca, il colombiano fa sedere Marchetti e deposita a porta vuota. E’ la vittoria di Mihajlovic, la Lazio assapora il gusto amaro della sconfitta anche tra le mura amiche. Il gol di Kishna serve a rendere più amara la sconfitta, la difesa rossonera non sembrava impenetrabile. Servirà un’altra Lazio, tra una settimana c’è il derby: quello contro gli ex romanisti è già perso.

Matteo Vana