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‘Il sogno’ della Nord: le parole che avrebbero voluto sentire da Lotito dopo il 12 maggio
La curva racconta:”Ho sognato di aprire il giornale e trovare questo comunicato: Siete la prima risorsa di questa società, ci saranno alti e bassi, ma abbiate pazienza ed insieme risorgeremo”…
NOTIZIE SS LAZIO – La serata del 12 maggio rimarrà impressa nel cuore di tutti i tifosi biancocelesti per le emozioni che ha regalato. La Curva Nord alla società, nella lettera diffusa in diretta durante La Voce della Nord, su Radiosei ha elaborato un prototipo del comunicato che, nelle ore immediatamente successive a ‘Di padre in figlio’, avrebbe voluto sentire per bocca del presidente Lotito.
“Ho sognato di aprire il giornale e trovare questo comunicato:
«Salve Laziali,
L’altra sera mi è servita per capire che ho sbagliato molto, non tutto ma sicuramente molto, perché è vero che ho salvato la Vostra Lazio ma poi ho e abbiamo disintegrato la Lazialità, quella che ho avuto modo di vedere lunedì sera e che non ho mai visto veramente. Sono testardo e probabilmente consigliato male, ma l’amore e i sentimenti che ho visto l’altra sera dentro lo Stadio Olimpico sono il frutto di quei valori che tanto decanto, e allora è giusto cercare di ricreare quell’atmosfera anche quando gioca la Nostra Lazio, perché così sarebbe sempre una festa, e con quella gioia di esserci verrebbe coinvolta sempre più gente.
Prima di tutto vorrei mettere in chiaro che economicamente è un momento molto difficile, quindi stateci vicino e tutto quello che verrà in più rispetto a questa annata decisamente deludente sarà un traguardo che avremmo raggiunto insieme, grazie anche al giocatore più importante, il dodicesimo in campo. Mi sono accorto che una società di calcio vive sì di risultati, ma si esalta grazie alla sua storia, quindi riporteremo figure storiche che ne hanno fatto la storia all’interno di Formello. Figure che stanno nel mondo del calcio da anni e che sanno cosa significa essere Laziali. Non riusciremo a fare un mercato stratosferico, come detto in precedenza, ma riporteremo in rosa giocatori-tifosi che, per mille vicissitudini, sono andati altrove. Questo perché i giovani tifosi hanno bisogno di identificarsi in un idolo: non ho scoperto l’acqua calda, è così da sempre e continuerà ad esserlo. Voglio mettere i tifosi al centro del progetto Lazio. Una società di calcio senza tifosi non può esistere, per questo riaprirò la Curva Maestrelli, sperando che si crei quella sana competizione tra le due curve, sicuro che il risultato sarà un sostegno continuo per i nostri ragazzi e uno spettacolo nello spettacolo, cioè quello che fornirete voi sugli spalti. Siete la prima risorsa di questa società, ne siete il motore, mi sento come un padre e come un padre voglio proteggere i miei figli agli occhi del mondo, poi i panni sporchi si lavano in casa ma non permetterò più a certa stampa di tirare in ballo voi tifosi della Lazio come accaduto nel corso degli anni, perché così facendo danneggiano voi, quindi la Lazio. Sicuramente ci saranno alti e bassi, ma abbiate pazienza ed insieme risorgeremo, perché solo i vili e i mediocri conoscono la sconfitta.
Ho fatto un sogno, era stupendo.
Purtroppo resta e resterà un sogno».
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