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IL TEMPO. “L’ha voluto lui”
Uno stralcio dell’articolo de Il Tempo: “Quello che abbiamo fatto è stato solo per il bene della Lazio Capisco i tifosi, ma a volte i sentimenti vanno messi da parte»”…
Il Tempo – “L’ha voluto lui”
Uno stralcio dell’articolo de Il Tempo: “Quello che abbiamo fatto è stato solo per il bene della Lazio Capisco i tifosi, ma a volte i sentimenti vanno messi da parte»”…
(foto Getty Images)
Il giorno dopo, in casa Lazio, è quello delle spiegazioni. Un mercato che, nei primi giorni di luglio, aveva fatto sognare i tifosi, in poche ore si è trasformato in un incubo. O almeno così è stato per chi nel numero 10 di Mauro Zarate aveva visto il primo barlume di luce dopo anni di anonimato, il primo segnale di rilancio. Così spetta a qualcuno prendersi delle responsabilità e […] a metterci la faccia è il direttore sportivo Igli Tare […] «Negli ultimi giorni ho parlato spesso con Zarate – spiega Tare – e mi ha detto che voleva andare all’Inter, lo voleva a tutti i costi. D’altronde, mi sembrano le stesse cose che lui ha dichiarato dopo la firma». «L’ha voluto lui», questo il messaggio, e la società ha voluto accontentarlo per due motivi: «Innanzitutto il caso Pandev ci ha insegnato qualcosa. È controproducente tenere i giocatori che vogliono andar via. Io penso che la Lazio, per un calciatore, debba essere un punto d’arrivo. C’è stata gente come Radu o Ledesma che, pur di rimanere qui, ha rinunciato a offerte molto importanti». Poi c’è stata la necessità di preservare il «gruppo»: «È fondamentale, è e sarà la nostra forza. Il concetto è che tutti sono utili e nessuno indispensabile. La Lazio viene prima dei singoli». E pazienza se questo, a volte, comporta sacrifici inaspettati: «In alcune circostanze bisogna prendere delle scelte impopolari, per il bene della squadra». Scelte impopolari e… dolorose: «Io con Zarate avevo un rapporto nascosto, parlavamo spesso, di tutto, di calcio, del suo modo di essere, delle sue prospettive. Non è stata una decisione facile, ma nel calcio bisogna imparare a mettere da parte i sentimenti».
[…] La tempistica, secondo Tare, è stata determinata dal fatto che «prima di mercoledì l’Inter non aveva mai fatto un’offerta vera per Zarate», mentre il prezzo, inferiore a quanto imposto in un primo momento da Lotito, «è dovuto alla non facile situazione economica del calcio, italiano ed estero, e alle ultime due stagioni del calciatore che non sono state al livello della prima».
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