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Il volo di Icaro
IL VOLO DI ICARO – Oggi più che mai le difficoltà della Lazio, lontana ormai troppi punti dalla lotta al 4º posto si ritrova senza un’identità di gioco. La riflessione che sorge è la domanda che più pesa e che potrebbe celare le risposte corrette per giustificare l’inizio della stagione: ma non è che con Sarri si è voluto cambiare il mister quando invece è la squadra arrivata alla fine di un ciclo? Certo è più facile cambiare il tecnico piuttosto che fare la rivoluzione in un gruppo che già lo scorso anno Simone Inzaghi riteneva alla fine di un ciclo. Ed è li la risposta a tutti i guai ed ai problemi che dopo 23 gare fra campionato ed Europa league portano risultati fortemente al di sotto delle aspettative. Già perché una squadra che lavora ormai da anni con lo stesso tecnico, abituata a giocare ormai a memoria, deve essere modellata sui credo del nuovo allenatore. Ed allora Sarri imponeva un ringiovamento ed una rivoluzione.
Una stagione che sembra già scritta
Ricordiamoci l’estate scorsa e l’indice di liquidità che bloccava tutto. Poi arrivano dopo la partenza di Correa, Hysai, Felipe Anderson, Pedro, Basic e Zaccagni. Un mercato aggiustato per il nuovo allenatore ma fatto di occasioni. Pedro e Hysai a parametro zero. Zaccagni con la stessa formula di Fares al Genoa, Felipe Anderson grazie all’ultima rata della sua cessione. Basic, invece, preso già prima e poco conosciuto da Sarri. Lo stravolgimento tattico poi fa il resto con la beffa di Luis Alberto e Milinkovic in palese difficoltà. I numeri poi sono spietati. Delle prime 13 la Lazio ha la peggior difesa segno di errori evidenti dei singoli. Acerbi non si riconosce più, ma anche di un gioco che non si riesce ad esprimere con continuità. Sono passati 5 mesi dal 10 luglio, primo giorno di scuola ad Auronzo e la squadra non ha ancora una identità di gioco. Troppo fragile quando deve giocare tre impegni in sette giorni. Nelle 6 occasioni ci sono state 4 sconfitte e un pari con il Cagliari in casa ed una sola vittoria con il fanalino Salernitana all’Olimpico. La stagione sembra già scritta. Difficile pensare che ora il mercato cambi una storia conosciuta. Il mister reclama rinforzi ma prima le uscite, l’indice di liquidità……Ora si è davanti ad un bivio. O si accontenta Sarri e si inizia una rivoluzione già dal mercato di Gennaio senza se e senza ma oppure si rischia di fare come il volo di Icaro, abbagliato dal sole e fragorosamente caduto.
Paolo Cericola
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