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Cerimonia Scarpa d’Oro, Immobile riceve il premio: “Emozione unica essere qui. Dedico questo riconoscimento ai tifosi” (FOTO e VIDEO)
CIRO IMMOBILE LAZIO – Oggi è stato il giorno della premiazione di Ciro Immobile. Finalmente la Scarpa d’Oro è stata consegnata all’attaccante biancoceleste per i suoi 36 gol realizzati nella stagione 2019/2020. Ciro è stato accompagnato da sua moglie Jessica, papà Antonio e mamma Michela e suo fratello Luigi. Il centravanti della Lazio è stato premiato dalla sindaca Virginia Raggi presso l’aula Giulio Cesare in Campidoglio. Presente anche il Presidente Lotito. La cerimonia è stata diretta da Giorgia Cardinaletti, giornalista di Rai 1 ed ex conduttrice della Domenica Sportiva, e da Riccardo Cucchi. Durante l’evento è stato mostrato un filmato con i gol più belli siglati da Immobile e il riassunto della sua carriera calcistica. All’evento è stata presente anche la nostra redazione di Lazionews.eu, che ha seguito l’evento live.
La Scarpa d’Oro torna in Italia
Anche se in pochi ci sono riusciti, Ciro non è il primo italiano a vincere la Scarpa d’Oro. Bisogna fare un salto indietro nel tempo di circa 14 anni, quando nel 2006/07 il premio fu assegnato a Francesco Totti che segnò in quell’anno 26 reti, vincendo con 52 punti. L’anno prima un altro italiano e campione del Mondo: Luca Toni. Lui annientò la concorrenza, portando a casa la Scarpa d’Oro con 31 gol e 61 punti. Dunque non solo Immobile ha fatto record su record, ma in Italia insieme a lui solo altri due giocatori sono riusciti in questa impresa.
Immobile, la cerimonia per la vittoria della Scarpa d’Oro
Aggiornamento 14:10 – La cerimonia si è conclusa. Ciro Immobile firma la maglia dei figli della sindaca Raggi.
Aggiornamento 13:55 – Immobile riceve la Scarpa d’Oro da parte della sindaca Virginia Raggi.
Aggiornamento 13:45 – Prende la parola l’ospite speciale, Ciro Immobile: “Vedere questo premio così da vicino è una soddisfazione enorme. È emozionante leggere il mio nome dopo questi grandi campioni, mi riempie di orgoglio. È emozionante, coi tifosi sarebbe stata un’altra cosa, lo dedico soprattutto a loro che soffrono nel non vederci allo stadio. Trovo la forza nella mia famiglia. Quello che sono lo devo a loro, prima di tutto. Io sono andato via molto giovane, loro erano sempre con me. Ho cercato di creare il mio prototipo di famiglia, in base a quello che mi hanno insegnato. Questo è il frutto del lavoro che ho fatto coi miei compagni e il mister, anche loro sono vincitori di questo premio. Non avrei mai pensato di vincerla da solo. Mi sono emozionato sentendo le parole del Presidente. Perché quando mi fanno i complimenti a livello calcistico fanno piacere, ma sono soggettivi. Sull’essere uomo sono oggettivi e sono felice di essere diventato un bravo uomo.
Voglio ringraziare tutti voi che avete speso bellissime parole per me. So da dove sono partito ed ho sempre saputo dove volevo arrivare. Questo voglio dire ai ragazzi che stanno vivendo un momento molto duro. Ognuno deve credere nei sogni, ma deve farlo fortemente, senza lasciarli nel cassetto. Io ce l’ho fatta e non avevo niente di speciale.
Il nostro obiettivo è riprenderci, stiamo giocando senza sosta da agosto, però sono orgoglioso di quel che ha fatto la squadra. Abbiamo raggiunto grandi traguardi, siamo una famiglia. Pensiamo al Crotone, guardiamo con fiducia a questa partita, faremo di tutto per tornare in Champions League anche il prossimo anno. Voglio poi a tutti i costi l’Europeo.
Sono molto scaramantico, ora che mi sto avvicinando al grande traguardo di Piola tutti mi chiedono cosa avremmo dovuto fare per festeggiare ma io gli dico di aspettare e organizzare dopo. Da quando sono qui leggo la storia della Lazio, chi mi ha colpito di più è stato Chinaglia, come passione Signori, come modo di giocare Bruno Giordano. In campo era uno a cui non piaceva perdere, un rompiscatole, un po’ mi rappresenta. Gol più bello? A livello di emozione il gol allo Juventus Stadium o quello al Napoli. A livello di bellezza quello di Cagliari mi rappresenta di più perché è puro istinto”.
Aggiornamento 13:30 – Il presidente della Lazio Claudio Lotito prende la parola parlando di Ciro Immobile. Queste le parole.
“È sempre un onore essere qui, questa cornice che rappresenta la storia di Roma. È un vanto della società per tutta la città. Io parlo del Ciro uomo. È un ragazzo che ha un afflato umano che ha consentito a questa squadra di crescere in termini di credibilità e visibilità, ha riportato le gioie in famiglia. Ha stemperato le contrapposizioni non sportive in città. I giovani lo identificano come il loro life goal, tutti vogliono la maglia di Immobile. È entrato nel cuore e nella mente di cittadini e tifosi, gli anziani lo identificano come un figlio. Li riportano indietro nel tempo, ha capacità di emozionare. Ciro ha quel fare umile che lo fa entrare nel cuore della gente, dal punto di vista calcistico e umano. Quando esce dal campo, sembra che porti con sé tutto il sacrificio, tutta la squadra su di sé. Lui è il finalizzatore che traduce gli sforzi di tutta la squadra. Questo è un un elemento fondamentale. Quando i giocatori arrivano a certi traguardi, di solito si allontanano dalla gente. Lui è rimasto uno di noi, uno del popolo, ha colpito e commosso anche il Santo Padre nell’Udienza privata. La Lazio rappresenta la prima società della Capitale, lui è così l’emblema della città. Roma non si fregia da anni di questo titolo. Ciro rappresenta la Lazio e la Lazio rappresenta Immobile. Lui è l’ambasciatore dei valori della società, li incarna sul campo e nella vita”.
Aggiornamento 13:20 – Con il video dei suoi 36 gol, ha finalmente inizio la cerimonia per la consegna della Scarpa d’Oro a Ciro Immobile. La sindaca di Roma Virginia Raggi inizia fa gli onori di casa introducendo Ciro Immobile. “Questa di oggi è una giornata speciale, siamo orgogliosi. Abbiamo dovuto attendere e anche oggi avremmo voluto che questa cerimonia fosse aperta alla città. Avremmo voluto che fosse di tutti, ma la difficile emergenza non ce lo permette. Desidero ringraziare il presidente Lotito e il mister Inzaghi, che sta conducendo la squadra in maniera eccellente. La Scarpa d’oro è un premio speciale, i 36 gol sono un risultato importante. Immobile è un campione nello sport e nella vita. In te c’è il desiderio di tanti ragazzi. Lo sport come riscatto. Oggi nelle periferie ci sono tanti bambini che sognano di diventare con te Ciro e indossano la tua maglia. Gli ostacoli e le cadute fanno parte della strada verso il successo. Questo premio va oltre le statistiche e i numeri, perché Immobile è un esempio. Si sacrifica per la squadra e per i compagni. Vorrei sottolineare la sua generosità, mettendo all’asta alcune sue maglie celebrative. Questo premio è un grande significato per la città”.
Aggiornamento 12:50 – Ciro Immobile è arrivato in Campidoglio assieme alla sua famiglia al completo.
Aggiornamento ore 12:30 – L’aula Giulio Cesare del Campidoglio inizia a riempirsi, con la cerimonia che dovrebbe iniziare da un momento all’altro. Nel frattempo in aula è arrivato anche il presidente della Lazio Claudio Lotito.
Aggiornamento ore 12 – La cerimonia, inizialmente prevista per le 12, inizierà con circa 30 minuti di ritardo, quindi alle 12:30. Intanto, sul posto, è tutto pronto per la celebrazione di Ciro Immobile.
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