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Immobile scalda la Lazio
LEGGO (P.Bruni) – Ottimo test in vista della Supercoppa. Lulic: “Impressionato da Luis Alberto”…
LEGGO (P.Bruni) – Super Immobile illumina il primo test internazionale del precampionato della Lazio. È l’attaccante napoletano, insieme a Felipe Anderson, a regalare il successo per 3-1 ai biancocelesti, nell’amichevole contro il Bayer Leverkusen giocata ieri in Austria, all’Untersberg Arena di Grodic. Simone Inzaghi sceglie il 3-5-2 e manda in campo quella che, a grandi linee, dovrebbe essere la formazione che il 13 agosto affronterà la Juventus in Supercoppa Italiana. Strakosha in porta, difesa formata da Bastos, De Vrij e Hoedt, centrocampo con Basta, Murgia, Luis Alberto, Milinkovic e Lulic, mentre in attacco, il duo Immobile-Anderson. In panchina, invece, i nuovi acquisti Leiva, Marusic e Di Gennaro.
Dopo un avvio lento, al 20′ è la Lazio, per l’occasione con le nuove divise a strisce verticali stile Argentina, a sbloccare il risultato con il suo numero 17: lancio di Luis Alberto che scavalca la difesa tedesca, assist di petto di Murgia per l’ex attaccante del Torino, che scarta Leno e a porta vuota fa 1-0. Il raddoppio arriva poco prima dell’intervallo: Felipe Anderson ruba il pallone sulla sua trequarti, scambia velocemente col gemello azzurro, che lo mette da solo davanti al portiere, il brasiliano stoppa e insacca il meritato 2-0. Nella ripresa, nonostante i tantissimi cambi, il copione resta invariato: è la squadra di Inzaghi a condurre il match. All’11 arriva il 3-0: solito assist di Anderson, che poco dopo uscirà per alcune noie muscolari, bel tiro a giro di Immobile e palla all’incrocio dei pali. Allo scadere, la rete di Yurcenko accorcia le distanze e chiude la partita. «Stiamo lavorando bene dice, soddisfatto, capitan Lulic sia tatticamente, sia fisicamente. Oggi (ieri ,ndr) siamo riusciti a battere un grande avversario. Adesso, abbiamo altre due partite prima della Supercoppa: per noi la sfida contro i bianconeri è l’obiettivo principale». Poi, una battuta sul compagno Luis Alberto: «È forte conclude il bosniaco non perde palloni e gioca sicuro».
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