In A oltre 120 scout. L’Udinese investe, la Lazio… rinuncia

RASSEGNA STAMPA LAZIO – Gli osservatori sono un po’ agenti segreti, un po’ antropologi, un po’ giocatori d’azzardo. Questa è la descrizione della categoria realizzata da La Gazzetta dello Sport (L.Bianchin) che, nell’edizione odierna, realizza un interessante focus su questo mondo che, in una Serie A in crisi, assume una rilevanza sempre maggiore. Avere un’ottima attività di scouting ti assicura potenziali campioni a costi contenuti. In Italia gli osservatori sono 124 (più o meno), ma rappresentano una risorsa perché costano il giusto e, se fanno il loro lavoro, producono plusvalenze. E nel panorama nostrano è possibile vedere modelli agli antipodi come quello dell’UDINESE, che vive di scouting, e quello della LAZIO che non ha nessun osservatore ma, nonostante questo e grazie al rapporto con gli agenti, ha preso giovani di prospettiva come KEITA, TOUNKARA e PEREA. Qual’è quindi la formula giusta?