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Infermeria. Salvatori su de Vrij: “Proseguiamo con i fattori, ma valutiamo l’intervento chirurgico”
Il medico biancoceleste aggiunge: “Biglia e Djordjevic svolgeranno ulteriori controlli…”
Pubblicato il 19/10 alle ore 12.16
NOTIZIE LAZIO – Al termine del test casalingo contro la Primavera, il dott. Salvatori, medico sociale biancoceleste, prende la parola ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per stilare il consueto bollettino sull’infermeria. Queste le sue dichiarazioni:
Qui le ultime su Keita, che si è presentato in stampelle a Formello.
Su Biglia e Djordjevic…
“Oggi hanno svolto un ottimo lavoro, domani faremo controlli strumentali per capire se ci sono margini per forzare per giovedì per uno di loro. Ora è difficile poter dire se ci saranno per il Torino, per domenica potremo lavorare con più tranquillità”.
Su Parolo…
“E’ leggermente più indietro, non è possibile fare lavoro importante e significativo in campo. Farà controlli domani e potrà avere una data un po’ più certa, vediamo se per l’infrasettimanale o per la domenica successiva”.
Su De Vrij…
“Ieri è andato in Belgio per fare un consulto, non con Martens, ma con il nuovo responsabile. Oggi è a Barcellona, non ha cambiato idea. Qualora i fattori di crescita non dovessero dare i benefici sperati stiamo facendo consulenze per decidere chi sia a darci più fiducia sulla chirurgia. Questa persona ci ha fatto ottima impressione, poi valuteremo uno specialista in Germania e un altro oltre oceano. Stefan dovrà stare in stallo qui e cerchiamo di ottimizzare il tempo e organizzare questi controlli. Stiamo già escludendo varie soluzione chirugiche, valuteremo il parere di altri colleghi illustri in merito. Stiamo cercando di andare dal Gotha mondiale in merito e poi decideremo quale percorso potrà dare più certezze. Tornerà stasera da Barcellona, poi vedremo questa terapia che è iniziata da poco che risultati darà. Al momento non è previsto nessuna data di intervento e nessun intervento. Come sta andando? Va considerato anche la parte atletica, e questo in base ai responsi di eventuali esami che faremo, sempre in sicurezza per non peggiorare la situazione e allungare i tempi”.
Sull’eventuale operazione e il trattamento che sta svolgendo…
Se il trattamento che sta svolgendo ha risultato sul dolore siamo contenti, ma deve portare risultati sul campo. Aspetteremo finché ha una logica aspettare, almeno il tempo di completare il ciclo, però se la sensazione dell’atleta non si modifica avremo già valutato le opzioni chirurgiche e valuteremo dove farlo e da chi fare l’operazione. Ci aggiriamo su tempistiche non brevissime, si parla di mesi, ma il recupero può variare in maniera anche significativa anche in base alla tecnica che viene utilizzata. Si può essere più o meno conservativi nell’intervento. Preferimmo avere tempi lunghi ma confortanti dal punto di vista della riuscita, che avere tempi più rapidi ma con il problema che si riproporrà. L’atleta ha provato a giocarci sopra e andare avanti. Ora a livello mentale è più predisposto, può agire senza frenesia di impegni nel breve termine, anche se a noi, con tutto il rispetto dell’Olanda, interessa delle nostre prestazioni”.
Gian Marco Torre
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