INTERVISTA. Inzaghi: “Avanti fino a gennaio, poi vediamo. Sarri? Noi abbiamo avuto 3 infortuni!”

INTERVISTA INZAGHI LAZIO NIZZA – Può ritenersi soddisfatto Simone Inzaghi. 4 su 4 in Europa e primato del Girone K. Ai microfoni di Sky Sport ha parlato il mister biancoceleste, soffermandosi sulla gara, sull’avversario e sul percorso stagionale.

LA GARA – “Penso che sono stati bravi i ragazzi, non era semplice. Il nizza è una squadra ben costruita, onore a questi ragazzi. Abbiamo vinto 4 partite su 4, ora fino a gennaio pensiamo al campionato”.

IL NIZZA – “Non sottovaluterei il Nizza, dal campo mi ha colpito. Ci sono giocatori di qualità, al di là di Balotelli ha giocatori forti. Stasera sapevamo che non era semplice, nel primo tempo abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio. Ma in Europa nessuno ti regala niente”.

LUIS ALBERTO – “Può fare anche la mezz’ala, sicuramente mettendolo più avanti ha meno compiti di copertura ma lo può fare benissimo”.

L’ANALISI DELL’AVVERSARIO – “Ho uno staff di 9 persone, con partite così ravvicinate ho bisogno di loro. Nella partita di andata siamo stati facilitati dal modulo, come ho detto però ho una squadra matura che interpreta le situazioni”.

IL CALCIOMERCATO – “Adesso mancano ancora due mesi, vedremo come sarà la condizione dei miei giocatori. Il gruppo ha fatto tre mesi eccezionali, i ragazzi sono sempre stati disponibili e hanno sempre dato il massimo. Ora siamo all’inizio e ci godiamo il momento, ma mancano due mesi che ci porteranno a gennaio”.

LO SCUDETTO – “Io penso che la squadra migliore in Italia sia la Juventus, se la batti due volte un caso non lo è. Ieri ho sentito Sarri sull’infortunio di Ghoulam, noi abbiamo avuto tre infortuni. Ce la saremmo giocata contro il Napoli anche noi. I ragazzi mi hanno dimostrato che siamo in grado di giocarcela con tutti, ma nei vertici ci siamo da due anni”.

IMMOBILE – “Ciro ha avuto un problemino domenica, non c’era nessun problema. Se fosse stata una partita da dentro o fuori ci sarebbe stato stasera”.

IL PALLONE – “Stavo aspettando mio figlio. Lorenzo non vede l’ora che può entrare in campo per prendere la palla e tirare”.