Pedro carica la Lazio: “Scudetto non impossibile. E su Marcos Antonio…”

INTERVISTA PEDRO LAZIO SCUDETTO- Tra i giocatori più esperti e talentuosi di una rosa che, a detta di molti, si è decisamente rafforzata. Manca l’esame più importante, quello del campo, ma le sensazioni intorno alla nuova Lazio sono più che positive. Pedro, tra gli uomini simbolo di questo nuovo percorso, ha parlato delle ambizioni della squadra a DAZN. Ecco le sue parole.

L’intervista di Pedro: la Lazio può sognare lo scudetto

“Lo scorso anno abbiamo lavorato sulle idee di Maurizio, ma non è stato facile. Tanti giocatori erano nuovi ed era difficile da capire, ma adesso partiamo con un altro punto di riferimento. Scudetto? Non è così impossibile.”

Sui nuovi arrivati

“Marcos Antonio mi sta piacendo molto in una posizione che è molto importante per la squadra. Può aiutare la squadra con le sue caratteristiche. Gioca la palla in maniera veloce”.

Sui suoi obiettivi

“L’unica cosa che voglio è vincere qualche trofeo con questa maglia perché ho vinto ovunque e mi manca qui. In Europa League dobbiamo andare avanti e dobbiamo fare subito un bel girone anche se sarà difficile. Con la squadra che abbiamo dobbiamo puntare alla Champions perché possiamo farlo. Vincere il campionato non è una cosa così impossibile, sappiamo che è difficile perché ci sono tante squadre forti, ma dobbiamo lavorare e fare le cose fatte bene.”

Lazio, si può sognare?

Sognare è gratis. Non partire con i favori del pronostico, inoltre, potrebbe evitare, in caso di mancato successo, di farsi troppo male. Il Milan ha costruito la conquista della Serie A spesso contro i favori del pronostico, tanto che a inizio campionato pochi addetti ai lavori l’avrebbero considerato la squadra favorita. La Lazio si è rafforzata, ha giocatori con grande entusiasmo ed è un mix di gioventù ed esperienza. Sarà difficilissimo lottare per le prime posizioni ma, se Pedro ci crede, perché i tifosi non dovrebbero?

LEGGI ANCHE: Auronzo, giorno 16: seduta di rifinitura in vista della sfida con il Primorje