CORONAVIRUS
Inzaghi: “La Lazio vuole ripartire, bisogna accelerare. I giocatori? Stop lungo: sono in difficoltà”
SIMONE INZAGHI LAZIO – Il futuro della Serie A appare ancora incerto. Nonostante ciò, in questa settimana si dovrebbe ricevere una risposta in caso di un’eventuale ripresa del campionato. Simone Inzaghi è intervenuto su Rai Due, a Che tempo che fa, per parlare della situazione attuale nella sua rosa.
Le parole di Simone Inzaghi
“Siamo contenti di ripartire, è l’augurio che ci facciamo, per tutte le persone che lavorano nel calcio. I presupposti ci sono, noi allenatori ci siamo sentiti, c’è tanta voglia di tornare in campo, in sicurezza. Cosa che stiamo già facendo da quando sono ripartiti gli allenamenti. Al di là delle classifiche, noi stavamo facendo qualcosa di straordinario. Sappiamo che nel calcio da un momento all’altro si può passare dalle stelle alle stalle. Tornare in campo sarebbe importante, per tutto il movimento, abbiamo visto la Germania che è ripartita. Siamo in sicurezza nei nostri impianti sportivi, siamo monitorati, manteniamo le distanze. Siamo abbastanza avanti, da parte nostra c’è grande voglia”.
Casi positivi
“Cosa accade se c’è un positivo? Fortunatamente non è ancora successo, stiamo aspettando il protocollo. Speriamo di poter ripartire. Se ci sarà un positivo, si isolerebbe il caso continuandosi ad allenare, sapendo di tornare a giocare una settimana più tardi. Mio fratello? Pippo spera di riprendere, addirittura in Serie B non li hanno fatti iniziare neanche con gli allenamenti individuali. Vedo che i numeri stanno scendendo, fortunatamente. Ho sentito tanti allenatori, siamo tutti d’accordo e hanno tutti grande voglia di ripartire”.
Il rientro dei calciatori
“Li ho trovati con tanta voglia, ma devo ammettere che erano un po’ in difficoltà. siamo i primi che ci siamo fermati, li ho trovati dopo 62 giorni un po’ in difficoltà, me l’aspettavo. Ci vorrà un po’ di tempo. Erano abituati a star fermi tre settimane e mezzo durante le vacanze estive, adesso sono rimasti fermi di più. È un problema per tutti noi”.
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